In Italia l’andamento epidemiologico da Covid-19 è in aumento, a dirlo sono i dati, con un tasso di positività di circa il 9%. In Sicilia, già alcuni Comuni (anche in provincia di Messina) si trovano in zona arancione, con un proroga, firmata dal presidente Musumeci, delle misure restrittive da Covid, fino al 5 gennaio.
«Siamo d’accordo – ha detto Musumeci in un intervento all’interno di Omnibus, in onda sul La7 – con l’orientamento generale dei colleghi presidenti delle regioni affinché il governo possa rivedere le regole che disciplinano la quarantena. È un fatto di giustizia nei confronti di chi ha fatto il vaccino e anche la terza dose e ha il diritto di potersi muovere con maggiore facilità. Sono regole che se non venissero cambiate rischierebbero di bloccare la parte forse quella più attiva del Paese».
In Sicilia
Come vi abbiamo detto, Musumeci ha prorogato la zona arancione, fino al 5 gennaio 2022, per contenere il Covid per tre Comuni della Sicilia e si aspetta la riunione di domani del CTS per chiarire l’eventuale cambio di colorazioni. Ma perché Musumeci chiede che vengano riviste le regole per la quarantena? L’ipotesi, che verrà discussa domani durante la riunione con Comitato tecnico-scientifico, è di ridurre l’isolamento dei contatti a 3-5 giorni per chi abbia ricevuto la terza dose.
«Per chi non è vaccinato – ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa – la quarantena è di 10 giorni. Per chi ha già fatto due dosi è di 7. Non saremmo credibili nell’invitare a fare il richiamo se non fossimo convinti che il booster dà una maggiore protezione. I contagi aumentano ma le conseguenze sono meno gravi. E gli scienziati ci dicono che è minore anche la possibilità di morire o finire in terapia intensiva, ma anche di contrarre la malattia. E poi i dati vanno letti bene. Occorre fare una distinzione tra contagiati e ricoverati. È chiaro che l’incremento importante dei contagi dipende anche dal fatto che facciamo molti più tamponi rispetto allo scorso anno».
I dati del Covid
Intanto i dati – aggiornati al 27 dicembre – ci dicono che in Italia ci sono 30.810 casi e 142 vittime. Con un tasso di positività all’8,96%. I dati del ministero della Sanità sono stati elaborati sulla base di 343.968 tamponi effettuati. Al momento le Regioni con più casi sono:
- Lombardia: +5.065
- Piemonte: +4.611
- Emilia Romagna: +3.482
- Lazio: +2.933
- Toscana: +2843
A questo link il monitoraggio della Fondazione Gimbe.
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