A partire da oggi, venerdì 6 agosto 2021, in Italia il green pass covid è obbligatorio per poter svolgere alcune attività, come – per esempio – per consumare al tavolo in bar e ristoranti al chiuso o accedere a cinema e musei. Regole particolari saranno in vigore per gli alberghi. Vediamo, nel dettaglio, dove serve la certificazione verde e come ottenerla.
Le regole per l’uso del green pass in Italia sono sancite del decreto legge del 23 luglio 2021 del Governo Draghi ed entrano in vigore a partire da oggi, 6 agosto. La certificazione verde, ricordiamo, può essere ottenuta facendo il vaccino, un tampone (con esito negativo) o dopo la guarigione dal coronavirus.
Ristoranti, bar, cinema, musei: dove serve il green pass in Italia
Da oggi, venerdì 6 agosto, il green pass è obbligatorio per accedere ai seguenti servizi:
- per il consumo al tavolo, al chiuso, in bar, ristoranti e attività analoghe;
- spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive;
- musei, cinema, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
- piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
- sagre e fiere, convegni e congressi;
- centri termali, parchi tematici e di divertimento;
- centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione;
- attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
- concorsi pubblici.
Chi è esentato dalla richiesta di green pass
Il green pass covid non è richiesto ai bambini esclusi per età dalla campagna vaccinale (quindi sotto i 12 anni) e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica. Per queste persone verrà creata una Certificazione digitale dedicata. Finché questa non sarà disponibile, possono essere utilizzate quelle rilasciate in formato cartaceo.
Certificazione verde e alberghi
I clienti degli alberghi (o altre strutture ricettive) possono accedere ai servizi di ristorazione offerti dalla struttura esclusivamente per la propria clientela, anche in caso di consumo al tavolo in un locale al chiuso, senza mostrare il green pass. Nelle strutture ricettive, infatti, l’accesso è riservato a chi è in possesso di una certificazione verde COVID-19 solo per quanto riguarda le attività al chiuso di piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra e centri benessere.
Nel caso in cui, invece, i servizi di ristorazione di alberghi o altre strutture ricettive siano aperti anche a clienti che non alloggiano nella struttura, l’accesso sarà riservato soltanto a chi, cliente della struttura o cliente esterno, è in possesso di una certificazione verde COVID-19, in caso di consumo al tavolo al chiuso.
Come ottenerlo
Può ottenere il green pass chi risponde ai seguenti requisiti:
- ha ricevuto almeno una dose del vaccino anti-covid;
- è risultato negativo al tampone molecolare/antigenico (validità 48 ore);
- è guarito dal coronavirus (validità 6 mesi).
È possibile ottenere la certificazione verde da diversi canali in modo autonomo:
- sulla piattaforma del Governo con accesso tramite identità digitale (Spid/Cie) oppure con Tessera Sanitaria (o con il Documento di identità se non sei iscritto al SSN) in combinazione con il codice univoco ricevuto via email o SMS;
- nel Fascicolo sanitario elettronico;
- tramite l’App “Immuni”;
- tramite l’App IO.
Le multe per chi viola le regole
Sono i titolari o i gestori delle attività sopra elencate a dover controllare che l’utenza sia in possesso del green pass.
In caso di violazione può scattare una multa da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.
(Foto © Ansa)
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