Una strada di collegamento, ma anche un’importante via di fuga tra la Provinciale 36 e il villaggio Santo Stefano Briga a Messina, per eliminare le criticità presenti e agevolare gli spostamenti dei residenti dei villaggi che si sviluppano lungo il torrente. È l’obiettivo che si è posto l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, che fa capo al governatore Nello Musumeci e che mira a una vera riqualificazione ambientale e alla messa in sicurezza del sito.
Lo strumento indispensabile per raggiungerlo è quello delle indagini geologiche e geognostiche. Proprio per questo la Struttura commissariale ha pubblicato la gara che porterà a un progetto esecutivo immediatamente cantierabile. La scadenza per la presentazione delle domande è stata fissata al 7 settembre. L’importo di gara è di 127 mila euro.
Si chiude così il cerchio su una vicenda annosa: risale infatti al 2002 un primo progetto redatto dall’ex Provincia di Messina, a cui ne seguì un altro, nel 2010, su input del Comune, ma entrambi rimasero lettera morta per mancanza di risorse.
Cosa verrà fatto
Oggi la situazione è di grande rischio, al punto che quest’area è stata classificata con la dicitura R4. La nuova sede stradale è la più idonea tra quelle sinora considerate e porterà a una riqualificazione fluviale del torrente Santo Stefano e a una sua risagomatura, oltre alla ricostruzione degli argini e a opere per la salvaguardia dei centri abitati. Nella fattispecie, il nuovo tracciato è posto per la totalità in alveo e lungo un asse in terra battuta attualmente molto utilizzato dagli abitanti della zona come percorso alternativo alla strada provinciale 36.
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