Foto dell'ospedale Papardo di Messina

«L’ospedale Papardo non si tocca»: dal M5S la mozione contro i tagli previsti dalla Regione

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«In gioco c’è la sopravvivenza di un presidio sanitario fondamentale per Messina e per la Calabria»: Antonio De Luca, deputato regionale del M5S, presenta una mozione all’Ars contro il taglio da 8 milioni di euro all’Ospedale Papardo deciso dall’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana. Secondo l’esponente del Movimento 5 Stelle, tale decurtazione porterebbe ad un abbassamento del livello delle prestazioni offerte dal nosocomio peloritano.

Così come il gruppo consiliare del PD e MessinAccomuna, i deputati del Movimento 5 Stelle all’Assemblea Regionale Siciliana si oppongono all’abbassamento del tetto di spesa dell’ospedale Papardo di Messina disposto dall’assessorato alla Salute. Secondo De Luca: «La decurtazione a 71 milioni di euro del tetto di spesa per gli anni 2022/2023 avrà come inevitabile conseguenza quella di ridurre la produttività del nosocomio messinese, perché comporterà il taglio di circa 156 sanitari e di numerosi servizi sanitari».

Questo, quanto precisato all’interno della mozione presentata dal deputato: «La dotazione organica trasmessa dal Papardo è stata predisposta tenendo conto della obbligatorietà di garantire i LEA (livelli essenziali di assistenza, ndr) e assicurare un’adeguata turnazione del personale nei reparti in conformità al tetto di spesa disponibile per l’anno 2021».

Per queste ragioni, il portavoce pentastellato, supportato dall’intero gruppo all’Ars, chiede all’assessore alla Salute, Ruggero Razza di «assicurare i fondi necessari a garantire il potenziamento della struttura in conformità alla rete ospedaliera tenendo conto dell’effettivo fabbisogno e dell’effettivo costo aziendale del personale sanitario dell’Azienda necessario a garantire i Livelli essenziali di Assistenza».

«Non intendiamo stare a guardare – dichiarano il deputato Antonio De Luca e la collega Valentina Zafarana – mentre viene smantellato un pezzo importante della sanità messinese. Il Papardo è l’unico ospedale a fornire la zona nord di Messina che si estende per un ampio territorio ed è l’unica Azienda Ospedaliera in grado di garantire la reperibilità h24 dei servizi di Cardiochirurgia ed Ortopedia. Il Papardo è inoltre dotato di due sale di emodinamica e garantisce  una continua disponibilità per la rete STEMI anche in caso di casi COVID positivi. Va da sé che con la riduzione del tetto di spesa non si potrà più procedere all’assunzione di un adeguato numero di medici ed infermieri tale da garantire la continuità dei servizi».

«Per quanto ci riguarda – proseguono – i tagli alle risorse finanziarie destinate all’Ospedale Papardo risultano del tutto ingiustificati, ed è per questo che continueremo ad incalzare il Governo Musumeci  fino a quando l’Assessorato regionale non tornerà indietro sulla sua decisione. In gioco c’è la sopravvivenza di un presidio sanitario fondamentale, non solo per Messina ma anche per la vicina Calabria».

«Se la soluzione al problema tarderà ad arriverà  – concludono i deputati regionali Antonio De Luca e Valentina Zafarana – nei prossimi giorni ci faremo promotori di alcune iniziative per coinvolgere in questa battaglia in difesa dell’ospedale messinese anche i cittadini e le associazioni. Come abbiamo ripetuto nelle scorse settimane: l’ospedale Papardo non si tocca».

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  1. E il sindaco Cateno De Luca invece tace?

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