manifestazione lgbt a messina per il ddl zan

A Palermo aggredita coppia gay, le scuse di Musumeci e Orlando

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La coppia di Torino, in vacanza in Sicilia, stava percorrendo una via del centro di Palermo quando è stata aggredita – secondo le prime ricostruzioni della Polizia – da un gruppo di giovani. I due giovani sarebbero stati aggrediti perché si stavano tenendo per mano. Uno dei due ragazzi, colpito dalle schegge di una bottiglia rotta, ha riportato traumi al volto, una frattura al naso e lesioni. Il giovane torinese è stato dimesso dall’ospedale con una prognosi di 25 giorni.

Immediata la replica sulla vicenda da parte del governatore siciliano Nello Musumeci. «La Sicilia – ha detto il Presidente della Regione Siciliana – è da sempre Terra generosa e di accoglienza. Ecco perché l’aggressione alla coppia di turisti gay ad opera di alcuni giovanissimi scalmanati, nel centro di Palermo, va condannata senza alcuna esitazione. Alle due vittime della assurda intolleranza vanno le mie scuse, sapendo di interpretare il sentimento dell’intera Comunità siciliana. Spero che decidano di tornare nella nostra Isola: saranno benvenuti e nostri ospiti».

A scusarsi, per l’aggressione alla coppia, anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. «L’aggressione – ha detto il primo cittadino palermitano – rappresenta un atto vile che nulla ha a che vedere con il cambiamento culturale di una città che promuove, giorno dopo giorno, i diritti della persona. Questo episodio criminale ribadisce inoltre l’importanza e l’urgenza dell’approvazione del ddl Zan. La politica non può più perdere tempo».

L’intervento di Alessandro Zan: “Passiamo dalle parole ai fatti, senza perdere altro tempo“

A intervenire, sull’aggressione alla coppia gay in vacanza a Palermo, anche Alessandro Zan, promotore del disegno di legge che porta il suo nome. «Abbiamo appena saputo – dice il deputato del PD sui social – dell’aggressione vile a Palermo ai danni di due ragazzi che si tenevano per mano di un branco di giovanissimi. Direi anche basta con i messaggi di solidarietà. Adesso bisogna passare ai fatti e approvare una legge. Non perdiamo più tempo. Bisogna passare dalle parole ai fatti».

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