Tempo e fiducia per i lavoratori di MessinaServizi. A chiederlo, il segretario generale della Uiltrasporti, Michele Barresi, che ha commentato le notizie degli ultimi giorni che mostrano una Messina ricoperta di rifiuti.
«L’impegno delle maestranze di MessinaServizi – dichiara Barresi – è senza precedenti, l’avvio su tutto il territorio della raccolta differenziata porta a porta deve trovare la cittadinanza altrettanto pronta e collaborativa. In altre città d’Italia, specie della Sicilia, abbiamo visto scene ben peggiori all’avvio della differenziata, con rifiuti abbandonati ovunque. È una reazione fisiologica che va messa in conto ma che va attenzionata e opportunamente gestita. Nessuna città si è dimostrata pronta al cambiamento verso nuovi modelli di gestione dei rifiuti, sono processi che vanno governati con l’impegno di tutti».
Barresi, che si dice «mai tenero» nei giudizi sull’operato dell’amministrazione De Luca, ha voluto prendere le difese dei lavoratori e delle scelte operate dall’Azienda, di fronte ai cumuli di rifiuti che oggi fanno mostra in parte del centro città. «Oggi i lavoratori di Messina Servizi stanno mettendo in campo uno sforzo enorme, così come tutta l’azienda, e di certo tante cose devono essere corrette in corso d’opera. L’avvio in soli 20 mesi della raccolta porta a porta completa in tutta la città è di certo frutto di una precisa scelta, strategia e perseveranza ma anche del successo di una società pubblica nuova nata dalle macerie di Messinambiente e che oggi va difesa. In questo momento le maggiori criticità si riscontrano nelle zone del centro, più complesse specialmente per la presenza di condomini senza adeguati spazi interni per contenere i carrellati, ma anche di tante attività commerciali».
Il numero uno di Uiltrasporti Sicilia si auspica inoltre che da parte delle associazioni di categoria ci sia una presa di responsabilità. «Le associazioni di categoria degli esercenti – conclude – devono giocare un ruolo determinante nel confronto attualmente aperto con l’azienda. Non bisogna fare passi indietro, ma contestualmente rinnoviamo la richiesta al socio unico e all’azienda di riaprire il confronto con il sindacato perché tanti lavoratori sono stati determinanti in questo percorso ed attendono i giusti riconoscimenti professionali ed economici, così come tanti precari aspettano certezza sul proprio futuro occupazionale. Su questo non faremo sconti».
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