Sembra che i problemi con la raccolta dei rifiuti per gli utenti messinesi positivi al Covid 19 non si siano risolti. A denunciare la lentezza degli interventi è il consigliere comunale Giandomenico La Fauci.
«Per l’ennesima volta – scrive La Fauci di OraMessina – mi trovo costretto a diventare portavoce dei disagi dei nostri concittadini. Ma l’Asp non aveva effettuato nuove assunzioni?».
Come procedere alla raccolta rifiuti per chi è positivo al covid?
La Fauci racconta la vicenda di un messinese positivo al Covid 19 e che ha riscontrato dei ritardi nella raccolta rifiuti. «Venerdì 16 aprile – scrive il consigliere comunale – l’utente riscontra i primi sintomi e decide di auto isolarsi. Lunedì 19 effettua il tampone a sue spese risultando positivo, si autodenuncia al medico di base e continua la quarantena. Il giovedì successivo – finalmente – viene effettuato il tampone molecolare da parte dell’Asp, venerdì viene confermata la sua positività.
Il resto della famiglia – moglie e 3 figli – risulta negativo al tampone, ma deve proseguire nell’isolamento fiduciario, come previsto dalla normativa. Un intero nucleo familiare totalmente isolato, giustamente, ma che a distanza di giorni non risulta ancora negli elenchi per la raccolta dei rifiuti speciali. Come è possibile?
Immediatamente ho chiesto lumi a Maria Grazia Interdonato della Messina Servizi che, amaramente, mi ha confermato che la famiglia in questione non fosse presente negli elenchi comunicati dall’Asp per l’invio degli operatori atti alla raccolta dei rifiuti speciali.
A distanza di quasi dieci giorni dalla positività, prontamente comunicata all’Asp e poi confermata dal molecolare della stessa azienda, e dopo svariate sollecitazioni la raccolta è stata effettuata. Che tipo di organizzazione è in atto? Sono cambiati i protagonisti dell’Asp, ma non i risultati. Devo ringraziare – anche a nome della famiglia interessata – Messina Servizi, nella persona di Maria Grazia Interdonato, per l’attenzione e la premura dimostrata».
I ritardi della raccolta dei rifiuti
Secondo La Fauci non sono più tollerabili i ritardi della raccolta rifiuti per i positivi al Covid. «Ritengo inaccettabile – continua La Fauci – che possano trascorrere così tanti giorni, perché sono davvero tanti, per garantire un servizio essenziale come questo. Una famiglia di 5 persone, che vive in un appartamento dalle dimensioni medie, come può convivere per quasi due settimane (essendosi messa in auto isolamento già dal 16 aprile) con la casa invasa dai rifiuti? Nei primi mesi della pandemia abbiamo compreso – comunque a fatica – le difficoltà organizzative, oggi con un nuovo commissario all’emergenza e tantissime nuove assunzioni non è più tollerabile che possano accadere casi simili.
L’Asp dovrebbe spiegarci a cosa sono dovuti questi ritardi, perché non scatti tutto in automatico e in maniera veloce. Non è possibile dover sollecitare la raccolta dei rifiuti. Tra l’altro, questa lentezza non è accettabile dato che la stessa USCA ha più volte contattato la famiglia per il supporto psicologico. Il caso, allora, era ben noto all’Asp. Non si possono tollerare ritardi legati al sistema organizzativo.
Un caso che, purtroppo, racconto come esempio dei tanti che accadono quotidianamente e che vengono segnalati a me e tanti colleghi. A pagare sono sempre i cittadini, soprattutto quelli che rispettano le leggi e non fanno i furbetti chiedendo a un parente o amico di gettare i propri rifiuti in mezzo agli altri».
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