parcheggi a pagamento, strisce blu

Parcheggi gratis a Messina e ristori ad ATM, Cmdb: «Con quali fondi?»

Pubblicato il alle

3' min di lettura

Cambiamo Messina dal Basso torna sul tema dei ristori previsti per ATM Spa a causa dei mancati introiti derivanti dalla sospensione del pagamento dei parcheggi nella Ztl. Si tratta, nello specifico, di circa 120mila euro, di cui circa 61mila per di mancato utile. Il movimento politico cittadino chiede – in sostanza – all’Amministrazione De Luca di chiarire da quali fondi provengano le risorse in questione.

Il provvedimento che rende i parcheggi di Messina gratis (attualmente fino al 31 marzo 2021) è nato con l’obiettivo di alleggerire le spese dei cittadini in tempo di covid-19 e per disincentivare – come si leggeva nel provvedimento dell’Amministrazione – l’uso del mezzo pubblico. Su questo punto Cmdb si è espresso più volte e oggi torna a chiedere chiarimenti alla Giunta con un’interrogazione urgente a risposta scritta.

Parcheggi gratis a Messina e ristori ATM, l’interrogazione di Cmdb

Pubblichiamo di seguito il testo completo dell’interrogazione urgente a risposta scritta sulle misure di ristoro volte all’esenzione del pagamento per la sosta nelle aree ZTL del Comune di Messina, presentata dal movimento Cambiamo Messina dal Basso

Le premesse

«con Delibera di Giunta Comunale n. 2 del 10.01.2021 il Sindaco di Messina ha proposto varie misure di ristoro socio-economico e tra queste l’esenzione del pagamento delle tariffe di sosta nelle aree ZTL per il primo semestre 2021, per un valore massimo di € 1.450.000,00 da suddividere in due trimestri;

con nota prot. n. 14377 del 10.01.20, rettificata con nota prot. n. 35295 del 09.02.21, l’azienda A.T.M. S.p.A. ha comunicato la quantificazione della somma da ristorare per il mancato introito relativo alla sospensione della ZTL, quantificando il ristoro in € 120.345,00 al mese, di cui € 61.804,00 di mancato utile (pari a circa il 51% del totale);

con Delibera di Giunta Comunale n°63 del 09.02.21 l’Amministrazione comunale ha inteso disincentivare l’utilizzo del TPL, indicando fino al 31.03.2021, un importo di € 120.345,00 al mese, da appostare al Cap. 22006/65 del redigendo Bilancio comunale anno 2021;

l’art. 27 dello Statuto di A.T.M. S.p.A. prevede che l’utile di azienda, tolta la riserva legale e i compensi in favore degli amministratori, sia ripartito interamente al socio unico, Comune di Messina».

I quesiti

«Se i fondi appostati nel Cap. 22006/65 del Bilancio comunale anno 2021 proverranno dalle misure di sostegno varate dal Governo per fronteggiare la crisi sanitaria e, in caso negativo, da quale altra fonte;

Se sia politicamente opportuno inserire, tra i mancati introiti di A.T.M. S.p.A., anche il mancato utile aziendale, anche in considerazione del fatto che le aziende private hanno avuto ristori commisurati ai costi diretti e indiretti avuti a fronte della sospensione dell’esercizio ma non hanno avuto ristorato utile aziendale;

Nell’ipotesi che i proventi provengano da fonti extra bilancio, considerando che l’utile aziendale, da Statuto, viene redistribuito al socio unico Comune di Messina, se non si prefiguri un’ipotesi di distrazione di denaro pubblico destinato ad altro scopo;

Nell’ipotesi che i proventi provengano da fonti di bilancio comunale, e quindi essenzialmente a carico dei tributi, se non si prefiguri un’ipotesi di danno erariale».

(309)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.