Nonostante le limitazioni connesse al cantiere Po Fesr in corso, per l’adeguamento della sede storica, il Museo Interdisciplinare Regionale di Messina, diretto da Caterina Di Giacomo, ha aderito all’evento promosso anche quest’anno dall’Amministrazione Comunale. Dalle 17.00 di sabato 15 febbraio, fino all’orario regolare di chiusura (18.30 biglietteria/19.00 chiusura cancelli) sarà possibile visitare le sale dedicate ad Antonello e agli Antonelleschi, con un importo “simbolico” riservato ai residenti di 1 euro.
Ha confermato la presenza l’Assessore Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, Maria Rita Sgarlata, che alle 17.30 nella saletta conferenze della struttura museale interverrà sul tema proposto dall’Assessore alla Cultura del Comune, Antonio Perna, quale filo conduttore della “Notte della cultura”.
La funzione assegnata al Museo di start point della serata sottolinea il valore delle opere di Antonello nelle collezioni permanenti della struttura, mentre la visita di sabato sarà il giusto tributo dei messinesi al maestoso Polittico autografo che fu protagonista, nel 1953, della memorabile mostra a Palazzo Zanca.
È inoltre stato predisposto uno staff di accoglienza per agevolare il percorso fruibile e garantire ai visitatori informazioni sul patrimonio esposto.
Si potranno ammirare oltre al Polittico di San Gregorio firmato e datato nel 1473, raffigurante la Madonna in trono col Bambino, San Gregorio, San Benedetto, Annunciazione (inv. 548) e alla tavoletta bifronte raffigurante la Madonna col Bambino e francescano in adorazione (recto); Ecce Homo (verso) (inv. 6723), ormai quasi concordemente attribuita al Maestro, una considerevole quantità di testimonianze pittoriche riconducibili al suo seguito, oggetto di appassionate controversie attributive che hanno animato la storiografia specialistica impegnata nella definizione delle tante personalità emergenti, fra i quali i nipoti Pietro e Antonello de Saliba e Giovanni Salvo, autore del rinomatissimo Transito della Vergine del 1509, esposto sull’altare maggiore del Duomo il giorno dell’Assunta, di cui rimane un frammento nei depositi museali.
Si segnalano la Madonna del Rosario con le gerarchie, eseguito nel 1489, il suggestivo Cristo alla colonna, acquisito nel 1989, la Madonna del gelsomino, la tavola trasportata su tela con S. Caterina d’Alessandria, acquisita dalla Soprintendenza di Messina nel 1994.
Nella Sala degli Antonelleschi è anche fruibile una significativa scelta di opere fiamminghe, utili a individuare una delle componenti della formazione di Antonello.
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