Sono passate circa tre settimane dall’ultima volta che abbiamo parlato di parcheggi brutti a Messina. Complice la zona rossa, Quattro Frecce non è potuto scendere in strada e annotare, su taccuini colmi di nefandezze, i parcheggi più incivili della città.
Ma ormai, cari affezionati, è il momento di lasciarci il passato alle spalle e proseguire la narrazione delle gesta dei discendenti del Missinisi Scaltrorum. Per chi si fosse perso le puntate precedenti, il Missinisi Scaltrorum è colui il quale ha dato vita alla stirpe dei parcheggiatori maleducati di Messina.
Tutti i messinesi che parcheggiano sui marciapiedi, in doppia e tripla fila, dentro le zone pedonali, sulle strisce, nello stallo dedicato alle vetture per disabili e chi più ne ha più ne metta. Ecco, tutti questi messinesi sono discendenti dello scaltro.
Messinese, armato di arguzia
Per questa domenica, Quattro Frecce vi racconta le gesta del Missinisi Cabinatum, uno di quelli che stanno sempre al telefono. Questo discendente del Missinisi Scaltrorum commenta con abilità e arguzia tutti i post dei suoi amici su facebook. Tra citazioni colte, aforismi e buongiornissimo caffè, il Missinisi Cabinatum non riesce proprio a staccarsi dal telefono.
Indi per cui, decide di parcheggiare accanto a una delle cabine del telefono di via Tommaso Cannizzaro. «La passione – dicono i nostri esperti – nei confronti del telefono, è per questo messinese, parcheggiatore incivile, diventata ormai un’ossessione. Appena può deve aggrapparsi alla cornetta e intralciare il passaggio».
Quattro Frecce per l’ironia
Noi di Quattro Frecce scriviamo di parcheggi brutti con un sorriso amaro in bocca. Ci auguriamo che in un prossimo futuro – neanche troppo lontano – si possa iniziare ad avere strade più pulite, automobili parcheggiate nei posti giusti e cittadini più meritevoli di essere chiamati così.
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