A Natale ognuno ha le sue tradizioni. C’è chi si cimenta ai fornelli e chi riprende in mano le vecchie carte siciliane (o la temuta tombola). Le usanze cambiano di casa in casa, ma alcune sono uguali un po’ per tutti, dall’albero addobbato in salotto, al presepe, curato in ogni minimo dettaglio. Un’altra abitudine ormai consolidata è quella di riguardare vecchi film di quando si era bambini, cartoni animati, classici d’avventura o commedie romantiche. Se siete indecisi o alla ricerca di idee, ecco 7 film di Natale da vedere (o rivedere) quest’anno.
7 film da vedere a Natale
1) La vita è meravigliosa
Come da tradizione, partiamo dai classici e quando si parla di film di Natale il classico per eccellenza è “La vita è meravigliosa”, film in bianco e nero di Frank Capra, conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti e inserito, nel 1998, nella lista dei 100 migliori film statunitensi dall’American Film Institute. Insomma, la critica e il tempo lo hanno promosso a grande classico della cinematografia americana e anche il pubblico tutt’oggi gli ha riservato un posto d’onore nella propria watchlist natalizia. Ma di cosa parla “La via è meravigliosa” e perché ogni anno, nel periodo di Natale, le emittenti televisive di tutto il mondo lo ritrasmettono e migliaia di persone lo guardano e riguardano per l’ennesima volta?
Protagonista di “It’s a wonderful life” è George Baily ( James Stewart), un uomo buono e altruista, che ha passato la sua intera vita mettendo al primo posto i bisogni degli altri, ma che, in preda alla disperazione, a seguito di una serie di eventi sfortunati, contempla il suicidio. A salvarlo è un angelo di “seconda classe”, mandato sulla terra per fargli cambiare idea. Un po’ sulla scia di “A Christmas Carol” di Charles Dickens – ma, per così dire, al contrario –, gli viene mostrato come sarebbe stata la vita delle persone che ama se lui non fosse mai esistito.
2) Edward mani di forbice
Il Natale chiama un po’ di magia, ci invita a credere (anche solo per 1 ora e mezzo) a cose impossibili (o quasi), e a rifugiarci nelle vecchie abitudini, nei rituali di quando eravamo bambini, nelle nostre fiabe preferite. Il maestro, in questo campo, è ovviamente Tim Burton e il film che consigliamo oggi – tra i tanti che meriterebbero almeno una visione annuale – è “Edward mani di forbice”. Favola gotica sull’inclusione, contro le convenzioni sociali e i pregiudizi, a tratti grottesca e volutamente caricaturale, la pellicola di Tim Burton ci mette a nudo, rovescia gli stereotipi e ci invita a ripensare il concetto di diversità, il tutto in un inquietante quartiere di periferia dai colori pastello.
Chiaramente ispirato al “Frankenstein” di Mary Shelley, “Edward mani di forbice” racconta la storia di una creatura bizzarra, creata in laboratorio, sola. Sola perché il “padre”, lo scienziato che le ha dato la vita è morto. A salvare Edward dalla solitudine è però l’incontro con una rappresentante di cosmetici, una donna in tailleur di una cittadina di provincia americana dai colori pastello di nome Peggy che, vedendolo solo e impaurito decide di portarlo a casa con sé. La monotonia, la routine, le regole del quartiere vengono spezzate dall’arrivo di Edward, che desta subito grande curiosità. Lui ha sembianze umane, in parte, ma è molto pallido e le sue dita sono lame. È gentile e buono, stringe subito un forte legame con la figlia di Peggy, ma è diverso. E la diversità fa paura.
3) Hook – Capitan Uncino
Restando in tema di favole, una delle più amate dai bambini – ma anche dagli adulti – è certamente Peter Pan. La cinematografia ha ripreso l’opera di James Barry più e più volte creandone versioni sempre diverse, ma mantenendone lo spirito: la difficoltà e la paura di crescere ed entrare in un mondo di adulti, privo di fantasia e pieno di responsabilità. Ecco, delle varie trasposizioni, tra cui quella più famosa realizzata dalla Walt Disney, forse la più originale è “Hook – Capitan Uncino”, diretto da Steven Spielberg.
Qui Peter Pan ha abbandonato l’Isola che non c’è, è cresciuto, è diventato padre, fa l’avvocato e trascura i suoi figli perché è sempre impegnato con il lavoro. Ormai invischiato in quel mondo degli adulti che detestava e temeva, tanto da perdere di vista la sua famiglia e sé stesso, Peter non ricorda più chi è stato. Una notte, però, Capitan Uncino torna per vendicarsi e rapisce i suoi bambini, Jack e Maggie, portandoli con sé sull’Isola che non c’è. Ora spetta a lui ritrovarli, ma per farlo dovrà prima ritrovare sé stesso.
Pellicola degli anni ’90 interpretata da un sempre grandioso Robin Williams, Hook è un film pensato per bambini, ma che parla anche agli adulti. Gli ricorda che il mondo non è in bianco e nero, non è solo routine, lavoro e responsabilità, e che a volte, per mantenersi sani e soprattutto felici, occorre ritornare un po’ bambini, attingere alla fantasia e prendersi meno sul serio.
4) C’è posta per te
Quando si pensa a una commedia romantica da vedere a Natale il primo titolo che salta alla mente è “Love Actually”. Ecco, ora che lo abbiamo nominato possiamo andare avanti e ripescare un film un po’ più vecchio (ma neanche tanto), che vede come protagonisti Tom Hanks e Meg Ryan. Sì, sto parlando di “C’è posta per te”, remake moderno del classico hollywoodiano “The shop around the corner”. Gli ingredienti per una bella commedia natalizia ci sono tutti: una libreria, New York sotto la neve di dicembre, un “cattivo” che si redime, una protagonista femminile con cui entrare in sintonia.
Kathleen (Meg Ryan) gestisce la “libreria dietro l’angolo”, specializzata in letteratura per l’infanzia, ereditata dalla madre, oggi minacciata dall’imminente apertura di un punto vendita della catena di librerie più importante di Manhattan. Joe (Tom Hanks) è il proprietario di questa catena. I due si conoscono dal vivo e si detestano, ma si incontrano di nuovo, casualmente, in una chat e, ognuno ignaro dell’identità dell’altro, iniziano a chiacchierare di tutto, dalla letteratura alle loro vite, e stringono un forte legame. Prima o poi, però, mondo fisico e virtuale dovranno scontrarsi.
Il film, diretto da Nora Ephron nel 1998, è – come si anticipava – un remake di un vecchio film con James Stewart e Margaret Sullivan intitolato in italiano “Scrivimi fermoposta”. Il consiglio, se non spaventa il bianco e nero, è di recuperare anche quello perché niente dice “Natale” più di James Stewart. Le differenze tra le due pellicole sono diverse, ma la principale sta nel mezzo di comunicazione utilizzato: nel 1940 i protagonisti Alfred e Klara si scrivono lettere che si mandano per posta, alle soglie del 2000 si incontrano in una chatroom.
5) Black Christmas, un Natale rosso sangue
Un film horror per Natale. Ne esistono diversi, in realtà, gli appassionati del genere lo sapranno. Ne abbiamo selezionato uno in particolare ma la lista è sorprendentemente lunga. Il film che abbiamo scelto, oltre ad essere un horror natalizio, è anche considerato il primo di un genere che ha avuto un grandissimo successo negli anni ’70-’80. Prima di “Venerdì 13” o “Halloween” – oggi classici con decine di remake e imitazioni più o meno riuscite –, nel 1974 Bob Clark ha girato un film intitolato “Black Christmas” – accompagnato in Italia dal sottotitolo “Un Natale rosso sangue”, creando – appunto – un nuovo fortunato genere, lo slasher, di cui i titoli citati sopra sono alcuni degli esempi più famosi.
La trama è quella classica. È la notte di Natale e un gruppo di giovani donne di una sorority americana (una confraternita universitaria femminile) riceve una strana e inquietante telefonata. A poco a poco, le ragazze inizieranno a sparire una ad una.
Di “Black Christmas” sono stati girati due remake, il primo nel 2006 e il secondo nel 2019. Si consiglia in ogni caso l’originale o l’ultima versione, girata da Sophia Takal, che ha dato al film un taglio più moderno e femminista (non che l’originale non lo fosse già).
6) Gremlins
Non bagnateli, non dategli da mangiare dopo mezzanotte e non esponeteli alla luce del sole. Se avete capito di quale film stiamo parlando avete più di trent’anni. Il sesto film consigliato per queste feste è “Gremlins”, commedia horror di Natale di Joe Dante. Se amate le atmosfere alla “Stranger things” e siete troppo giovani per aver visto questa pellicola è il momento giusto per recuperarla.
La trama è, be’ è strana per un film di Natale, ma neanche tanto. Un padre cerca un regalo per il figlio Billy, poco più che ventenne impiegato di banca. Lo trova a Chinatown: un “mogwai”, uno strano animaletto dagli occhi grandi, tenero e simile a un peluche o a un Furby (ancora, se capite il riferimento avete più di trent’anni). Chi glielo vende gli dà solo tre raccomandazioni: tenerlo lontano dall’acqua e dalla luce del sole, non dargli da mangiare dopo mezzanotte. Ovviamente, nessuna di queste regole verrà rispettata e la città si ritroverà pian piano invasa da piccoli mogwai trasformati in “gremlins” (tutti tranne uno), dispettosi, pericolosi e incattiviti.
7) Le 5 leggende (in originale “Rise of the Guardian”)
Non importa quanto si sia cresciuti, non è Natale se non si guarda almeno un cartone animato. Mettendo da parte i soliti noti (come i classici Disney o Tim Burton’s Nightmare Before Christmas), vi consigliamo “Le 5 leggende”, un film d’animazione del 2012 prodotto da Guillermo Del Toro (per capirci, quello de “Il Labirinto del Fauno”, “Hellboy” e “La forma dell’acqua”).
Di fronte a un’inquietante minaccia, Babbo Natale chiama a raccolta gli altri tre Guardiani immortali e una nuova leva, il giovane Jack Frost. Insieme devono sconfiggere Pitch Black (conosciuto anche come “Boogeyman”, l’Uomo nero), intenzionato a rubare la fantasia e i sogni ai bambini. Una bella storia d’avventura e formazione sull’importanza dell’immaginazione, con un Babbo Natale inedito, un guerriero ben diverso da quello a cui siamo abituati.
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