Il Governo regionale ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza per i Comuni di Messina colpiti – lo scorso 3 ottobre – da una serie di incendi che provocarono danni ingenti a: Naso (in foto), Santo Stefano di Camastra, Reitano e Capo d’Orlando.
Contemporaneamente, la Regione Siciliana ha inoltrato al Consiglio dei Ministri richiesta per ottenere risorse economiche da destinare ai comuni della città Metropolitana di Messina colpiti dagli incendi di ottobre. «Secondo una prima stima del dipartimento regionale della Protezione Civile, diretto da Salvatore Cocina, la cifra da destinare ai luoghi colpiti dalle fiamme – si legge nella nota ufficiale – dovrebbe ammontare a 15 milioni di euro».
Le risorse economiche saranno necessarie per ripristinare i servizi essenziali danneggiati e rimuovere situazioni di pericolo provocate dai roghi, in particolare nelle zone più esposte al rischio idrogeologico.
Ristabilire la normalità
Tornare a ristabilire la normalità è l’obiettivo della Regione, soprattutto nei luoghi in cui le fiamme hanno compromesso l’equilibrio di alberi e costoni rocciosi. «Occorre assicurare – dice il presidente Nello Musumeci – una rapida ripresa delle normali condizioni di vita e restituire serenità alla gente che, oltre ad aver vissuto ore di grande apprensione, ha visto danneggiate abitazioni, fabbricati, colture e aziende. E allo stesso tempo bisogna ristabilire su quei territori le necessarie condizioni di sicurezza lì dove le fiamme hanno compromesso la stabilità di alberi, costoni rocciosi e qualunque tipo di struttura».
Gli incendi di ottobre
Tra il 3 e il 4 ottobre nei comuni di Naso, Santo Stefano di Camastra, Reitano e Capo d’Orlando si sono verificati vasti incendi causati dal forte scirocco. Dalle verifiche, sono stati distrutti circa 450 ettari di aree boscate e quasi 1.000 ettari di aree vegetazionali, oltre a migliaia di ettari di aree di interfaccia dove hanno aggredito diverse infrastrutture pubbliche e private.
(143)