Dovevano ripartire lunedì 24, ma a oggi, 27 agosto, i lavori al Porto di Tremestieri sono ancora fermi: a denunciarlo è UilTrasporti che segnala, tra le altre cose, come tra giovedì e domenica scorsi «solo il 10% circa dell’enorme flusso veicolare che ha attraversato lo Stretto ha utilizzato il porto di Tremestieri, seppur perfettamente agibile, mentre il resto si è riversato sui restanti approdi mandando in tilt la zona centro-nord della città».
A puntare il dito da UilTrasporti Messina contro le Autorità competenti sono Michele Barresi, segretario generale, e Nino Di Mento, segretario porti e logistica: «Riscontriamo un colpevole e inspiegabile lassismo – scrivono in una nota – sul percorso ed il proseguo dei lavori verso quella che di fatto è l’infrastruttura in atto più urgente e importante della città».
«Ad oggi – aggiungono –, sia per il traffico pesante che leggero a pagarne le conseguenze è la città. Nello scorso fine settimana di controesodo, infatti, la UilTrasporti ha denunciato la carenza di programmazione dell’amministrazione De Luca nella gestione della viabilità cittadina e dei flussi verso gli approdi. L’amministrazione è dovuta correre di emergenza ai ripari aprendo lo svincolo di Giostra, come aveva suggerito già lo scorso mese di giugno questo sindacato. Provvedimento che dovrebbe essere prorogato fino al primo weekend di settembre nella logica previsione di ulteriori flussi di veicoli in uscita dalla Sicilia».
Per UilTrasporti, l’unica effettiva soluzione ai problemi legati all’attraversamento dello Stretto da parte di auto e tir è il futuro porto a Tremestieri: «E l’unica via percorribile – scrivono Barresi e Di Mento – nell’interesse sia degli operatori del settore che della cittadinanza, tanto che nel nuovo piano operativo 2020/22 dell’Autorità di sistema dello Stretto rappresenta, in termini non solo di investimenti, l’opera di certo a più alto valore strategico».
«Reputiamo necessario – conclude UilTrasporti – che l’Autorità di sistema dello Stretto si faccia promotrice di un urgente confronto tra le parti al fine di chiarire lo stato dell’arte dei lavori e la reale tempistica del proseguo per dare le necessarie garanzie alla città, agli operatori e alle centinaia di lavoratori interessati».
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