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Un “bonus coronavirus” per gli operatori sanitari: firmato l’accordo in Sicilia

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Ammonta a quasi 36 milioni di euro la cifra stanziata per il bonus coronavirus destinato in Sicilia a medici, infermieri e, in generale, operatori sanitari che hanno contrastato il covid-19 lottando in prima linea. L’accordo tra la Regione e le organizzazioni sindacali è stato raggiunto e siglato ieri e prevede un’indennità che può arrivare fino a 45 euro per turno e fino a 1.000 euro per condizioni di lavoro.

L’accordo è stato siglato alla presenza dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza e del dirigente generale del Dipartimento per la pianificazione strategica Mario La Rocca e prevede lo stanziamento totale di 35.964.465 euro, provenienti dai decreti “Cura Italia” e “Rilancio” del Governo nazionale.

Bonus coronavirus in Sicilia per operatori sanitari: come verrà distribuito

Sulla base del protocollo siglato sono state stabilite 3 fasce per la corresponsione del Bonus Coronavirus agli operatori sanitari in Sicilia, in base al grado di esposizione ed al rischio di contagio ai quali i sono stati sottoposti.

  • Fascia A – Alta Intensità (fino a 45 euro per turno – fino a 1.000 euro per condizioni di lavoro): personale afferente a Pronto Soccorso, Malattie Infettive, Pneumologia, Reparti Covid di varie specialità, Laboratori di analisi, Microbiologia e  Radiologia, personale dipendente delle U.S.C.A. e Dipartimento di Igiene e Prevenzione;
  • Fascia BMedia Intensità (fino a 35 euro per turno – fino a 600 euro per condizioni di lavoro): personale afferente a Reparti non Covid di varie specialità, in servizi non impegnati in attività Covid (Anatomia Patologica, Medicina Nucleare, Banca del Sangue), area della dirigenza sanitaria non ricompresa nella fascia A e attività formative connesse al Covid;
  • Fascia C – Bassa intensità (fino a 15 euro per turno e fino a 200 euro per condizioni di lavoro): al restante personale dirigenziale e di comparto non direttamente riconducibile alle Fasce A e B.

A commentare l’accordo, tra gli altri, Carmelo Urzì e Raffaele Lanteri, segretari regionali rispettivamente delle federazioni Ugl sanità e Ugl medici : «Tenevamo parecchio affinché anche la Sicilia – hanno dichiarato –, dopo quanto già fatto dalle altre regioni, potesse riconoscere un emolumento una tantum straordinario ai dirigenti, al personale del comparto ed ai soccorritori che in questi mesi è stato duramente a vario titolo impegnato nelle fasi dell’epidemia. Si tratta di un fondo di circa 35 milioni di euro che, adesso, dovrà essere ripartito in proporzione alle aziende ospedaliere e sanitarie, più la Seus 118, per poi diventare oggetto di discussione in sede di contrattazione decentrata».

«È un momento importante – concludono – e ci auguriamo, adesso, che si possa procedere in tempi brevi alla distribuzione attraverso il criterio delle tre fasce individuato, in base principalmente al grado di esposizione ed al rischio di contagio ai quali i lavoratori sono stati sottoposti. Siamo lieti di testimoniare la vicinanza alle donne ed agli uomini del servizio sanitario regionale in prima linea e ringraziamo, anche per questo, il presidente Nello Musumeci, l’assessore Razza e l’Assemblea Regionale Siciliana che hanno sostenuto appieno quanto da noi a gran voce proposto e finalizzato con la firma odierna (di ieri, ndr)».

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