Prima di partire per la Battaglia di Lepanto, nell’agosto del 1571 Don Giovanni d’Austria, figlio di Carlo V, è approdato con la sua nave, la “Real”, a Messina, dove ha radunato la flotta con cui ha poi sconfitto l’Impero Ottomano. Ieri, come da tradizione, la città dello Stretto ha ricordato quel momento con una sentita rievocazione storica che ha affascinato il pubblico riportandolo indietro nel tempo.
Organizzata dall’associazione Aurora con la collaborazione del Comune, della Guardia Costiera, dell’Autorità Portuale e della Marina Militare e il cofinanziamento del Ministero dei Beni Culturali (Mibac), la rievocazione storica dello spettacolare sbarco di Don Giovanni d’Austria a Messina ha radunato sul lungomare della passeggiata a mare, e poi a piazza Unione Europea, centinaia di cittadini, per una giornata all’insegna della storia e del teatro.
Partito da Palazzo Zanca, il corteo ha proseguito lungo la via Garibaldi per fermarsi alla batteria Masotto, dove si è potuto assistere alla premiazione del Palio “Don Giovanni d’Austria – Trofeo della città di Messina”. A seguire, i giochi d’acqua realizzati dalle navi e l’esibizione degli sbandieratori. Una volta sbarcate le armate, il corteo è ripartito alla volta del Palazzo Municipale dove, al molo Colapesce (largo Minutoli), si è svolta la suggestiva rievocazione dello sbarco di Don Giovanni d’Austria.
La “Real”, la nave su cui ha viaggiato il figlio di Carlo V, è stata per così dire “interpretata” dalla Palinuro, nave scuola costruita a Nantes, in Francia, e varata nel 1934 con il nome Commandant Louis Richard. Nel 1951 l’imbarcazione è stata acquistata dall’Italia e nel 1955 è entrata in servizio nella Marina Militare Italiana. È stata quindi ribattezzata Palinuro, in onore del mitico nocchiero di Enea nell’Eneide di Virgilio con il motto “Faventibus ventis” (col favore dei venti).
Tanto l’entusiasmo da parte del pubblico, che ha accolto i figuranti e gli interpreti del corteo storico con un applauso caloroso all’arrivo al Municipio. Per l’occasione le scalinate del palazzo municipale si sono trasformate in un palcoscenico sul quale sono state narrate le gesta di Don Giovanni d’Austria e della flotta della Lega Santa, uscita vincitrice dalla Battaglia di Lepanto del 1571 .
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