Troppi problemi nella consegna della posta a Messina. De Domenico: «Servizio inefficiente»

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Frequenti ritardi nella distribuzione della posta, casi in cui la posta non viene nemmeno consegnata e un numero sempre minore di sportelli: ad accendere i riflettori sui numerosi disservizi postali a Messina è il deputato all’Assemblea Regionale SicilianaFrancesco De Domenico. In una nota, l’Onorevole chiede al Presidente della Regione Nello Musumeci e all’Assessore Regionale del Lavoro Antonio Scavone di fare il necessario al fine risolvere la questione.

«Da anni  – spiega Franco De Domenico, deputato regionale del Partito Democratico –  in ampie zone del contesto urbano e soprattutto extraurbano della Città di Messina si registrano continui disservizi relativi al servizio di distribuzione e consegna della posta. Nonostante il clamore mediatico conseguente ad una inchiesta della magistratura, che ha portato nel maggio scorso alla sospensione dalle funzioni di tre funzionari e un portalettere, come si apprende dalle quotidiane segnalazioni dei cittadini alle testate giornalistiche locali, il disservizio persiste e un numero elevato di cittadini, non riceve o riceve con grandissimo ritardo, quasi sempre dopo la scadenza, bollette, raccomandate, convocazioni, atti giudiziari ed altre importanti comunicazioni».

Secondo l’Onorevole, il contratto di servizio dei funzionari di Poste Italiane S.p.A. prevede dei controlli regolari svolti dal Ministero dello Sviluppo Economico al fine di verificare il livello di efficienza del servizio. Perciò Francesco De Domenico ha deciso di rivolgersi a Musumeci e l’assessore Scavone, affinché possano avviare il prima possibile le pratiche necessarie per mettere in atto controlli sul territorio e mettere uno stop definitivo ai problemi relativi alla consegna della posta.

«Oltre ai disservizi nella distribuzione – continua l’Onorevole – si lamenta una progressiva riduzione degli sportelli, specie di quelli periferici e dei comuni con un numero ridotto di abitanti, in prevalenza anziani. È evidente che le Poste Italiane stiano privilegiando attività più remunerative della distribuzione postale, quali quelle finanziarie, ma chi di competenza deve vigilare affinché ciò non avvenga a scapito della prioritaria funzione di assicurare un servizio di pubblica utilità, per il quale le Poste Italiane soggiacciono ad un obbligo contrattuale e ricevono una rilevante integrazione del corrispettivo».

In conclusione dunque, il deputato all’Assemblea Regionale Siciliana chiede anche di sapere come Musumeci e Scavone intendano procedere per colmare le carenze di personale, possibilmente «con assunzioni stabili, dando così un contributo alla cronica carenza occupazionale che attanaglia il nostro territorio».

 

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  1. per un telegramma non ricevuto(messo in una cassetta postale diversa di mio padre deceduto) ho perso la convocazione per un importante trasferimento di lavoro.
    Fatto esposto alle poste centrali, dopo opportune verifice(cioè nulla), Le Poste sanciscono che è tutto regolare.
    successo con altra corrispondenza anche altre numerose volte, nessuno ne risponde e nessuno paga, solo l’utente
    che servizio vergognoso.

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