Anche quest’anno torna l’Horcynus Festival. Filo conduttore dell’edizione 2019 è Metamorfosi, tema che animerà un calendario ricco di eventi legati a cinema, musica, teatro, arte contemporanea, tre summer school e seminari tematici. Tutto inizierà ufficialmente il 30 maggio, tra Messina e Mirabella Imbaccari (CT), per concludersi alla fine del mese di ottobre.
Cosa succederà in questi cinque mesi? Impareremo a conoscere meglio la Spagna, paese ospite di questa edizione, organizzata come sempre della Fondazione Horcynus Orca e della Fondazione di Comunità di Messina, quest’anno in collaborazione con l’Ambasciata di Spagna in Italia e la Fondazione con il SUD.
Ma la vera novità dell’Horcynus Festival 2019 è proprio la sua struttura. L’evento, infatti, seguirà tre assi diverse ma comunque legate tra loro. Al fianco dei tradizionali appuntamenti con le arti performative, l’Horcynus Festival propone:
- Horcynus Lab Festival che ha l’obiettivo di costruire, a partire dalla Sicilia e da Messina, cooperazioni strategiche per promuovere e condividere policy di trasformazione e di sviluppo umano sostenibile, esperienze, pratiche, paradigmi e prototipi tecnologici, sociali ed economici esplicitamente orientati a sperimentare processi di trasformazione e metamorfosi in diversi territori della sponda sud del Mediterraneo e in altre aree del sud del mondo;
- Horcynus Social Festival, finalizzato a diffondere le idee nuove e le pratiche di sviluppo umano attraverso produzioni culturali e cinematografiche originali, con particolare attenzione alle periferie più estreme.
- Horcynus Educational Festival ha invece il compito di massimizzare sul territorio messinese l’impatto educativo degli esiti del lavoro di ricerca della Fondazione di Comunità e della Fondazione Horcynus Orca, operendo in collaborazione con le principali agenzie educative e supporterà i processi di conoscenza e di condivisione dei giovani attorno agli snodi contemporanei più significativi e urgenti.
Horcynus Festival e cinema: Primula Rossa
Il calendario di appuntamenti si apre, nell’ambito dell’Horcynus Social Festival, con la proiezione del film Primula Rossa, diretto da Franco Jannuzzi e prodotto dalla Fondazione di Comunità di Messina e da alcuni membri del Distretto Sociale Evoluto: la Fondazione Horcynus Orca ed Ecos-Med. La produzione è stata supportata da Radical Plans ed ha visto la collaborazione della Fondazione Con il Sud, di Manachuma, di Talento dinamico e di Ecosmedia che cura la distribuzione. Il film sarà giovedì 30 e venerdì 31 maggio con doppia proiezione alla Multisala Apollo (18.30 – 21.00) e alla Multisala Iris (18.00 – 21.00).
È ispirato alla vera storia di Ezio Rossi, ex terrorista dei NAP (Nuclei Armati Proletari), che ha passato gran parte della sua vita tra il carcere e l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario (OPG). Il racconto della vita di Ezio, nella fiction Ennio, interpretato dall’attore messinese Salvatore Arena, si intreccia con quella di altri internati dell’OPG e trova una possibilità nell’incontro con lo psichiatra Lucio, interpretato dall’attore David Coco. Unendo fiction e documentario, il film segue la lotta dello psichiatra, deciso a cercare soluzioni capaci di restituire dignità e diritti a persone deboli ed escluse dalla società. Il suo scontro è con paure, stigmi ed egoismi che contribuiscono a perpetuare e riproporre forme vecchie e nuove di istituzioni totali. Primula rossa percorre il crinale fra queste due visioni dell’uomo e della vita. Il film, seppur per ricerca e sottrazione, si domanda quale grande potenziale di trasformazione si potrebbe generare se tutte le risorse umane, professionali ed economiche, che vengono utilizzate per tenere rinchiusi ed esclusi altri esseri umani solo perché malati, fossero utilizzate per aiutarli a vivere, lavorare ed abitare in luoghi scelti.
A queste stesse domande da anni prova con concretezza a rispondere la Fondazione di Comunità di Messina – Distretto Sociale Evoluto che ha implementato in questi anni il più importante progetto mai sperimentato in Italia e in Europa di superamento degli OPG, denominato Luce è Libertà.
Il 29 maggio, alle 11, alla Libreria Feltrinelli è in programma un incontro con il regista, il cast e la produzione di Primula Rossa. Sarà anche l’occasione per dialogare con i protagonisti sul tema del trattamento della salute mentale e per riflettere su soluzioni di liberazione da condizioni di internamento e deprivazione che i modelli di welfare tradizionale adottano per istituzionalizzare, senza curare, la malattia mentale.
Gli appuntamenti dell’Horcynus Educational Festival
Gli appuntamenti successivi rientrano nell’articolazione Educational del Festival. Innanzitutto la terza edizione della Summer School per la valorizzazione e la conservazione dell’arte contemporanea, diretta da Gianfranco Anastasio ed in programma dal 15 al 2 agosto tra Messina e Mirabella Imbaccari. Ancora a Mirabella, in quei giorni una settimana di eventi e seminari sui temi della legalità, legata alla scelta della Fondazione di ospitare a Mirabella i propri archivi di storia contemporanea, in particolare quello sui fatti di mafia: la proiezione del film “Segreti di Stato”, del regista Paolo Benvenuti e il suo seminario sui fatti di Portella della Ginestra; il reading “f-Aìda. Eppur cantava ancora”, lettura scenica del nuovo lavoro di Salvatore Arena e Massimo Barilla, co-produzione del festival e Mana Chuma Teatro; una seconda Summer School che tiene insieme docenze di storia contemporanea e conoscenza delle tradizioni territoriali, tra Opera dei Pupi e produzioni musicali.
Dal 25 luglio al 4 agosto, al Parco Horcynus Orca, la sezione più tradizionale del Festival, che ospita le arti performative, organizzata in collaborazione con l’Ambasciata di Spagna in Italia ed in particolare con il consigliere culturale Sr. D. Ion de la Riva Guzmán de Frutos: in apertura la rassegna CinemaSpagna, una manifestazione itinerante che da più di dieci anni promuove in tutta Italia il cinema spagnolo e latinoamericano, con l’obiettivo di creare ponti e alimentare scambio di idee e possibili coproduzioni. Le proiezioni, accompagnate dalla presenza a Messina di autori, attori e produttori, sono rigorosamente in versione originale con sottotitoli in italiano. In questa sezione, ancora cinema, con la sezione “Archipelaghi della visione”, e poi teatro con un evento speciale di Rosario Palazzolo, e musica con la cantautrice spagnola Eva Basteiro Bertoli.
Nella seconda metà di settembre, per l’Horcynus Edu Festival, la Scuola del Documentario di impegno civile, diretta da Paolo Benvenuti e dal prof. Federico Vitella, Dipartimento Cospecs dell’Università degli studi di Messina. Per l’Horcynus Lab Festival, la residenza artistica del drammaturgo, regista e poeta spagnolo Pablo Fidalgo Larèo, che proporrà un nuovo spettacolo all’interno del Museo MACHO e un reading di poesie; una serie di seminari con ospiti internazionali, curati da Martina Corgnati: incontri con artisti che – tramite performance, laboratori o lezioni frontali – presenteranno il proprio lavoro, che nasce in contesti molto diversi, sui temi del paesaggio e della valorizzazione ambientale attraverso l’arte. Questo percorso sarà intrecciato con altri seminari sul tema del cambiamento climatico: saranno presentati prototipi tecnologici finalizzati alla cura del pianeta e del suo clima, le cui fasi di ricerca e sviluppo sono sostenute dalla Fondazione di Comunità di Messina.
Chiudono il programma, ad ottobre, il seminario nazionale della Rete Italiana Pizzo a Tombolo, ospitato a Mirabella, e gli eventi per il centenario della nascita dell’autore di Horcynus Orca, Stefano D’Arrigo, organizzati in collaborazione con il Cospecs e Sabir Fest.
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