Il Movimento 5 Stelle non hanno preso bene la notizia del licenziamento dei 72 lavoratori della Liberty Lines. A suscitare l’indignazione il fatto che la ditta avrebbe ignorato tutte le proposte da parte del Ministero e del Governo per trovare una soluzione, decidendo comunque di lasciare andare i dipendenti.
«Apprendiamo che Liberty Lines avrebbe deciso di licenziare 72 dei suoi lavoratori – raccontano in una nota Francesco D’Uva, Alessio Villarosa, Grazia D’Angelo, Barbara Floridia, Antonella Papiro, Valentina Zafarana e Antonio De Luca – dopo il mancato rinnovo della convenzione con Rfi per il servizio di traghettamento veloce tra Messina e Reggio Calabria».
Il licenziamento dei dipendenti in questione era stato annunciato lo scorso novembre e fin da subito le organizzazioni sindacali si sono mobilitate nel tentativo di trovare delle soluzioni alternative. Una delle ipotesi proposte dal Uiltrasporti era di far passare i lavoratori dalla Liberty Lines alla nuova ditta incaricata della gestione degli aliscafi a partire da ottobre, la Bluferries. La proposta dei sindacalisti però è rimasta inascoltata.
In seguito, altre soluzioni sono state proposte dal governo: «A nulla – continua Francesco D’Uva – siano valsi gli incontri conciliativi di questi mesi durante i quali il Ministero delle Infrastrutture ha più volte proposto delle misure per la salvaguardia dei lavoratori. Liberty Lines avrebbe dunque deciso di chiudere le procedure di conciliazione con esito negativo, avviando le pratiche di licenziamento di 72 lavoratori e bypassando ogni tentativo di ricollocamento».
Lo scorso dicembre, il Ministero aveva, infatti, chiesto alla Rete Ferroviaria Italiana di noleggiare due unità navali a scafo armato per il collegamento tra Messina e Reggio Calabria, al fine di impiegare al meno 45 dei lavoratori.
Anche il Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Alessio Villarosa, ha commentato tutti i tentativi fatti per salvare i dipendenti: «Dispiace leggere che alcuni sindacati si siano appellati al nostro Governo e considerando che sanno bene di chi sia la responsabilità in tutta questa vicenda, basterebbe leggere il verbale dell’ultima riunione in Assessorato per capirlo. Siamo sempre stati presenti in quasi tutti i tavoli istituzionali chiedendo se azienda e sindacati avessero fatto il massimo per evitare una situazione del genere. Tramite Bluferries avevamo anche trovato un’alternativa valida che l’azienda, con nostra sorpresa, ha preferito non accettare. Siamo davvero stupiti dal fatto che si continuino a chiedere forti impegni al Governo quando appare chiaro come il Governo abbia fatto il possibile e qui le responsabilità siano da addebitare ad altri».
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