Il 2018 volge al termine ed è tempo di bilanci: Messina è la 96esima provincia italiana per qualità della vita e, sebbene non si aggiudichi la maglia nera, vola ancora più in basso rispetto al 2017 nella classifica annuale de Il Sole 24 Ore, insieme a molte altre città del Sud.
A fare da fanalino di coda, infatti, è Vibo Valentia, provincia calabrese che quest’anno ha perso ben 8 posizioni. Ma Messina, sebbene più in alto in classifica, sembra non fare molto meglio: rispetto al 2017 è scesa in graduatoria di ben 7 posizioni. Le fanno tristemente compagnia anche le altre provincie siciliane, ma con alcuni distinguo.
La più alta in classifica è Ragusa, al 73esimo posto, seguita da Siracusa, all’82esimo, poi da Catania, 84esima, da Palermo, 87esima e da Trapani, 89esima. Peggio di Messina fanno solo Caltanissetta, che si aggiudica il 100esimo posto, ed Enna, che si posiziona addirittura al gradino 102.
Ma la questione non riguarda solo il posizionamento nella classifica, perché, per esempio, Catania e Palermo sono salite rispetto all’anno precedente, rispettivamente di 9 e 10 posizioni; lo stesso dicasi per Trapani, 10 posizioni, Siracusa, 6 posizioni, e Ragusa, 7 posizioni. Messina, invece, peggiora e scivola già di bene 7 gradini in questa classifica sulla qualità della vita in Italia.
Quali sono i criteri presi in considerazione per stilare questa classifica? Il Sole 24 Ore ha portato avanti uno studio sui territori in esame tenendo conto di ben 42 indicatori suddivisi in 6 macroaree: ricchezza e consumi; affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia e società, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero.
Sono tanti, quindi, i fattori presi in considerazionepr che hanno portato uno dei maggiori quotidiani nazionali a dare alla città dello Stretto solo 405,8 punti, rispetto, per esempio alla prima classificata, Milano, che ne ha totalizzati 585,9.
E il quadro, se già sconfortante per il singolo territorio, appare ancora più preoccupante se si guarda la classifica nel suo complesso: la Sicilia occupa gli ultimi posti e ad accompagnarla in fondo alla graduatoria sono principalmente province del Sud Italia, mentre il podio è occupato esclusivamente da città del Nord: Milano, Bolzano, Aosta.
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