Foto dell'Università di Messina - unime

UniMe. Niente tasse sotto i 23 mila euro di reddito: ecco le novità dei primi 6 mesi del Rettore Cuzzocrea

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UniMe. Gli studenti che rientrano nella fascia di reddito al di sotto dei 23 mila euro annui non pagano le tasse universitarie: è questa una delle principali novità introdotte negli ultimi sei mesi e segnalata ieri dal Rettore dell’Ateneo messinese Salvatore Cuzzocrea che, durante una conferenza tenuta in Sala Senato, ha tirato le somme di questo suo primo semestre di governance.

Una buona notizia, insomma, per molti degli studenti già iscritti e, potenzialmente, per le nuove matricole, che potrebbero usufruire di un’agevolazione fiscale in più rispetto a quanto stabilito dalla normativa nazionale. Per legge, infatti, ha informato il Rettore, la “No Tax Area” si ferma alla soglia dei 13 mila euro.

«In particolare – ha spiegato Salvatore Cuzzocrea – potranno godere di questa misura tutti coloro che usufruiscono di borsa di studio ERSU o sono collocati utilmente in graduatoria. La decisione rappresenta un atto di rispetto per tutte quelle famiglie che, altrimenti, non avrebbero la possibilità di far studiare i propri figli».

Ma le novità non si fermano qui e riguardano sia gli studenti – anche attraverso un implemento dei servizi offerti e un miglioramento delle strutture a loro disposizione – che i docenti e il personale tecnico amministrativo.

Gli studenti

Oltre all’estensione della No Tax Area, durante questi primi sei mesi della nuova governance sono state introdotte diverse novità: alcune agevolazioni per coloro che, dopo aver abbandonato gli studi, hanno deciso di riprendere la carriera universitaria; un aumento delle ore di apertura della biblioteca del plesso centrale e della ex Facoltà di Medicina che chiuderanno le porte alle 22.00 e non più alle 20.

Ma non solo. È stato progettato un nuovo bando CasaUnime per sostenere gli studenti fuori sede nel pagamento dell’affitto, è stato istituito il centro di supporto psicologico (Cerip)  e si è provveduto a rinnovare il programma Onore al Merito, che offrirà agli studenti tra le 50 e le 60 borse di studio da 10 mila euro ciascuna.

Infine: «Stiamo già lavorando alla prossima edizione della Cerimonia di consegna dei Diplomi di Taormina – ha aggiunto Cuzzocrea – ed abbiamo richiesto la disponibilità del Teatro Antico per il 19 luglio, così da farla coincidere con l’anniversario della strage di via D’Amelio, per conferire all’iniziativa un ulteriore significato».

Le strutture

Per quel che riguarda le strutture a disposizione dell’Università, si è cercato di accelerare i tempi di conclusione dei cantieri già aperti, come quello della ex Facoltà di Scienze, e di avviarne di nuovi. Si è provveduto, poi, a riaprire il plesso di Veterinaria chiuso dal 2015 a seguito di un incendio e si sta lavorando per mettere in funzione i locali destinati alla Pet Therapy.

«È in fase di finalizzazione il regolamento per la gestione dell’ospedale veterinario – ha proseguito il Rettore Cuzzocrea. Vogliamo che i nostri studenti possano assistere agli interventi chirurgici e che i proventi derivanti dall’attività assistenziale servano non solo al mantenimento dell’ospedale, ma anche alla ricerca. Dall’inizio del prossimo anno, l’ospedale sarà autonomo rispetto al Dipartimento».

Docenti

Per quel che riguarda, infine, il personale docente di UniMe: «Sono stati adottati importanti provvedimenti – ha chiarito Salvatore Cuzzocrea. È stato sbloccato, infatti, il pagamento dell’una tantum, a parziale risarcimento dei mancati scatti stipendiali».

«L’impiego delle risorse che ci erano già state attribuite – ha proseguito – consentirà anche la distribuzione delle nuove quote ministeriali per il 2019. È stato pubblicato il bando per l’erogazione delle premialità per il 2017 e 2018 e sono stati, altresì, quadruplicati gli importi destinati ai ricercatori a tempo indeterminato per la retribuzione dell’attività didattica (oltre 90 ore)».

Insomma, quelli appena trascorsi sembrano essere stati sei mesi ricchi di novità di cui quelle elencate sopra rappresentano solo una parte e che riguardano diversi ambiti, tra i quali: l’internazionalizzazione, la riorganizzazione degli uffici tecnico-amministrativi, i tirocini degli studenti presso la Questura di Messina.

Al momento, inoltre, si sta attendendo il risultato della visita ANVUR, l’Agenzia ministeriale che si occupa dell’accreditamento delle università su tutto il territorio nazionale: «Avremmo potuto  chiedere un rinvio della visita – ha concluso il Rettore – ma abbiamo ritenuto giusto affrontarla subito. È stato un impegno particolarmente gravoso, che ha comportato tra l’altro la razionalizzazione dell’offerta didattica presso le sedi decentrate».

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