Isole Eolie. Al via la missione in fondo al mar dei pescatori e dei sub che dal 6 all’8 ottobre, perlustreranno i fondali tra Lipari e Vulcano per recuperare reti abbandonate e potenzialmente pericolose per le varie specie marine.
Le reti da pesca, spesso definite “reti fantasma” rappresentano un pericolo insidioso per molte specie marine che molte volte non riescono a vederle e vi finiscono in mezzo, rimanendo impigliate in una sorta di trappola invisibile. A farne le spese sono sia le specie protette e vulnerabili come i delfini e le tartarughe che quelle d’interesse commerciale, come aragoste e cernie.
Una volta concluse le operazioni di recupero – che interesseranno i fondali tra Lipari e Vulcano e cominceranno da Punta Castagna (Lipari) – le reti verranno affidate ad Aquafil, che provvederà a trasformarle in nylon rigenerato ECONYL, un tipo di materiale riciclabile all’infinito.
Ma le reti non sono l’unico pericolo cui le specie marine vengono esposte quotidianamente dall’uomo. Ogni anno, secondo le stime dell’UNEP (United Nations Environment Programme) e della FAO, vengono perse in mare oltre 640 mila tonnellate di attrezzi da pesca. Healthy Seas, promotrice insieme ad altre associazioni della “missione di salvataggio” nel mare delle Eolie, opera in diversi paesi europei ed ha raccolto nel giro di 5 anni oltre 375 tonnellate di reti da pesca, equivalente al peso di 2 balenottere azzurre.
Scopo principale dell’iniziativa è, oltre alla tutela del mare e dei suoi abitanti, la diffusione di una cultura incentrata sulla cura dell’ambiente e sulla sostenibilità. Per questo motivo, domenica 8 ottobre alcuni studenti della scuola elementare IC Lipari I e della scuola media di Lipari IC Santa Lucia incontreranno i sub di ritorno dalla mission e avranno la possibilità di approfondire queste tematiche.
La missione è stata promossa da Healthy Seas, in collaborazione con l’Aeolian Islands Preservation Fund (AIPF), Blue Marine Foundation (BLUE) e la Ghost Fishing Foundation, e sponsorizzata da Aquafil, con un contributo di AIPF e BLUE. Il progetto verrà realizzato grazie alla collaborazione con la Capitaneria e il Comune di Lipari.
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