Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, è stato ospite questa mattina della trasmissione Storie italiane, in onda su Rai 1. Il primo cittadino ha così attirato l’attenzione nazionale sul caso delle baracche a Messina, sottolineando la necessità di vedere riconosciuta l’emergenza sanitaria, dopo il primo caso accertato di asbestosi.
Il primo cittadino che illustrato in modo chiaro il suo ambizioso progetto di risanamento della città, che prevede:
- Sgombero entro il 31 ottobre 2018 di tutte le persone e cose da tutte le strutture abitative che insistono negli ambiti di risanamento e la contestuale recinzione, messa in sicurezza e vigilanza dei siti.
- Demolizione entro il 31 dicembre 2018 di tutte le strutture abitative e, comunque, qualsivoglia manufatto che insiste nei richiamati ambiti.
E mentre De Luca parla, alle sue spalle scorrono le immagini in diretta da Fondo Fucile che mostrano i tetti amianto, umidità, fogna a cielo aperto. «Queste sono baracche a 5 stelle – commenta il sindaco tra gli sguardi increduli degli ospiti presenti in studio – ce ne sono di peggiori, con condizioni igienico-sanitarie indescrivibili. È un lebbrosario che si tramanda da decenni».
Ma non tutti credono che le tempistiche annunciate da Cateno De Luca potranno essere rispettate e il primo cittadino tuona senza esitare:«In due mesi abbiamo fatto quello che non è stato fatto in 50 anni, datemi il beneficio del dubbio. Se non ci riuscirò darò le dimissioni».
L’attenzione è stata poi spostata sul dove andranno a vivere le famiglie una volta lasciate le baracche e anche in questo caso De Luca si è dimostrato pronto a rispondere senza tentennamenti:«Ci sono già 500 immobili disponibili ad essere acquistati ma ne servono 2.000. Per questo è fondamentale l’aiuto del governo regionale e nazionale: Nessuno, ripeto, nessuno deve vivere nelle baracche».
Per il progetto di risanamento la Regione ha già riconosciuto 500mila euro che, entro venerdì, dovrebbero arrivare nelle casse dell’Agenzia per il risanamento ma il sindaco ha ribadito che sono necessari complessivamente 250milioni di euro per poter scrivere, una volte per tutte, la parola fine al triste capitolo delle baracche a Messina.
Fra sguardi perplessi e frasi di supporto, l’intervento di Cateno De Luca si è concluso con una scommessa: far ritornare le telecamere a Messina il 31 ottobre per verificare lo stato di avanzamento del progetto di risanamento della città.
(7900)
Quanto è bravo questo sindaco, demoliamo le baracche ma lui può costruire ai margini del fiume. Vedi “Il sacco di Fiumedinisi”, posso deviare pluviali. Bravissimo il profeta tu puoi gli metti la faccia… i poveri fessi messinesi ancora credono alle tue fantasie (dimissioni Si – NO ) dipende come vi comportate, anch’io avrei chiesto alla magistratura una procedura adeguata senza tempi di prescrizioni.
Finalmente sono orgoglioso di vedere un uomo tenace e combattivo come Cateno De Luca. Vai avanti e non mollare. Sei un GRANDE