Circa il 30% di corse in meno e lo stop di 44 autisti. Sono questi i numeri che descrivono cosa succederà in ATM da giovedì 16 agosto. Una riduzione significativa del servizio di trasporto pubblico offerto ai messinesi che è la conseguenza della grave situazione economica che il nuovo Consiglio di Amministrazione si è trovato a dover fronteggiare subito dopo il suo insediamento.
Il fine ultimo è dare il via ad una nuova era ATM ma per poter davvero rilanciare l’azienda è necessario risolvere la situazione debitoria che vedrebbe un buco di 70 milioni di euro da colmare. E proprio per tentare di salvare l’azienda, il presidente Giuseppe Campagna ha comunicato un inevitabile stato di austerity che passa, naturalmente, da una riorganizzazione del servizio trasporti, nell’ottica di una razionalizzazione dei costi.
Tre, in particolare, le misure che verranno attuate dalla prossima settimana:
- riduzione delle corse ritenute superflue e improduttive;
- razionalizzazione delle corse entro i chilometri sovvenzionati dalla Regione;
- migliore utilizzo del personale attraverso un interpello per la riqualificazione nelle mansioni ove si registra carenza.
Il Presidente di ATM, Giuseppe Campagna, ha inoltre precisato che prima di procedere a nuove assunzioni l’azienda ha intenzione di recuperare tutte le risorse interne idonee alla guida che al momento svolgono altre mansioni.
Il nuovo piano aziendale, pensato anche dopo i risultati dei blitz di qualche giorno fa eseguiti dal sindaco De Luca, è già stato discusso con i sindacati che hanno sottolineato l’importanza di far rimanere l’ATM un’azienda pubblica. «UGL, FAISA e ORSA si rendono disponibili alla collaborazione se le operazioni di risanamento non sfoceranno nella compressione dei livelli occupazionali e dei diritti dei lavoratori – si legge una nota. Bisogna ottimizzare il servizio azzerando gli sprechi ma senza perdere di vista il diritto dei cittadini a un servizio di trasporto pubblico decente e funzionale».
La riduzione delle corse degli autobus, però, ha già fatto suonare il campanello d’allarme nei villaggi.
Proprio questa mattina, infatti, il consigliere della Terza Circoscrizione Alessandro Cacciotto ha inoltrato al sindaco De Luca e al presidente dell’ATM Campagna una nota in cui esprime tutta la sua preoccupazione sulle strategie scelte per risanare l’azienda di trasporto pubblico. «Pur condividendo la necessità di una razionalizzazione delle risorse – scrive Cacciotto – trovo però che la decisione di una riduzione di alcune corse di autobus, che collegano i villaggi cittadini, rischia di mettere in ginocchio i quartieri e conseguentemente i cittadini, anziani soprattutto, che negli ultimi tempi avevano trovato un minimo di ristoro per quanto riguarda la mobilità».
Per poter davvero rendersi conto di quali conseguenze questo nuovo piano di servizio avrà su Messina, non ci resta che attendere giovedì.
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Razionalizzare o penalizzare? Ora voglio vedere come farò ad andare a mare, visto che non ho auto!