Oggi torna il grande spettacolo all’ex Irrera a Mare. Ad esibirsi alle 21,30, sarà il gruppo Flamenco Vivo. La compagnia presenta lo spettacolo “Vente conmigo” ed è composta da 7 ballerini (3 uomini e 4 donne) e 5 musicisti. Flamenco Vivo presenta il flamenco nella forma più completa di interazione artistica. Musica e danza trasportano lo spettatore nel clima più autentico del baile flamenco di oggi senza trascurare la tradizione del passato dei grandi maestri. L’esperienza maturata durante la permanenza a Siviglia dal 2000 al 2005 porta la compagnia ad essere uno dei gruppi più qualificati nel panorama artistico mondiale. Formatasi nel 1998, la compagnia Flamenco Vivo, nasce dall’unione di artisti del panorama artistico nazionale, sotto la guida di Lara Ribichini, direttrice artistica, prima ballerina e coreografa. Con Dario Carbonelli bailaor e coreografo gli spettacoli, sono stati presentati in numerosi festival e teatri italiani:dal teatro greco di Roma nel flamenco tango jazz, al festival Italiarte di Mediascena, presso l’acquario romano. E ancora a Rapallo, Riccione, e a Trapani per il cartellone luglio musicale trapanese Fanno parte del gruppo di artisti che saliranno sul palco Daniele Bonaviri (guitarra) Pasquale Rocco (gitarra), Jose Salguero (cante). Il flamenco è uno stile musicale e una danza tipica dell’Andalusia. Fortemente influenzato dal popolo nomade, il flamenco affonda le sue radici nella cultura musicale dei Mori e degli Ebrei. Oggi il flamenco fa parte della cultura e della tradizione musicale spagnola. Dalla seconda parte dell’Ottocento il flamenco ha inoltre attraversato i confini nazionali venendo rappresentato in tutto il mondo. Secondo Félix Grande l’origine del nome “flamenco”, che in spagnolo significa “fiammingo“, è legato alla rivalità tra i ballerini spagnoli e i professionisti che giungevano in Spagna dalle Fiandre (all’epoca sotto il dominio spagnolo). Gli stili musicali del flamenco sono detti palos. Ne esistono più di 50, anche se alcuni di questi sono eseguiti molto raramente. I palos sono classificati secondo criteri musicali (ritmo, tonalità, melodia), e non ad esempio l’origine geografica. Alcuni di essi provengono da altri generi musicali e sono stati “aflamencados” nel corso del tempo come la sevillana, il fandango, la farruca e altri “Canti del Levante”.
Il modello ritmico del “palo” con il numero di battiti e l’accentazione è chiamato “compás”. Lo stesso termine è usato anche per indicare la base melodica tipica di un “palo”. All’interno di una rappresentazione tipica di flamenco il chitarrista suona degli assoli melodici (falsetas) intervallati a dei momenti in cui predispone un “tappeto sonoro” (compas) per il cantante. Quest’ultimo intona delle “letras” (strofe), mentre quando il ballerino esegue un assolo di battito di piedi (zapateado) si dice che sta eseguendo una “escobilla”.
Ingresso a pagamento.
Il calendario della rassegna cinematografica, organizzata all’arena in Fiera per gli ultimi due giorni di programmazione, propone l’omaggio a Emanuele Crialese. Oggi il programma, curato dal segretario generale di Taoarte, Ninni Panzera, proporrà l’ottavo episodio di Cafon Street “Alla Fiera di Messina”, cui seguirà la proiezione di “Nuovomondo” (2006), premiato a Venezia con il Leone d’argento e candidato italiano per il miglior film straniero agli Oscar. Parte tutto nella Sicilia degli inizi del Novecento, dove un capofamiglia decide di imbarcarsi con figli e madre anziana per l’America. Crialese affronta la storia della migrazione italiana all’estero, ricordandoci che un tempo eravamo noi gli stranieri che venivano dal mare e che avevano bisogno di accoglienza in un nuovomondo. Ancora il Novecento raccontato questa volta da Vincenzo Rabito, Analfabeta Siciliano, autore di uno splendido diario, pubblicato nel 2007 da Einaudi e da cui è tratto “Terramatta” (2012) di Costanza Quatriglio, il secondo film in programma questa sera. I racconti di un uomo del popolo, i racconti di una vita intera, in una ricognizione poetica con uno stile dimesso e al servizio della storia che racconta. Tutte le proiezioni sono ad ingresso libero, con inizio alle ore 20,30.
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