Messina. Leonardo Santoro si è dimesso dall’incarico di Direttore Generale del Consorzio Autostrade Siciliane. Questa improvvisa scelta sarebbe da ricondurre a “motivi personali”.
Santoro era alla guida del CAS da appena 100 giorni: nominato a marzo scorso dal Governo Musumeci, si è trovato a gestire un Ente molto complesso segnato – nell’ultimo periodo – da inchieste ed arresti.
Dalla lettera di dimissioni, irrevocabili, si evince che la scelta nasce da motivazioni personali ma c’è chi ipotizza anche qualche “raffreddamento” nei rapporti con la Regione: in principio Musumeci aveva incaricato Santoro di dare nuovo slancio al Consorzio Autostrade ma il compito si è rivelato arduo considerando l’assenza di risorse economiche necessarie per “rimettere in sesto” la rete delle autostrade siciliane.
La riapertura del cantiere della Siracusa-Gela, i recenti lavori sul viadotto Ritiro, l’accelerazione nella rimozione per la frana di Letojanni – rimasto in stato di quiescenza per circa due anni – sono tutte opere, rimesse in carreggiata sotto la gestione di Santoro, che rischiano di bloccarsi nuovamente se la Regione non farà fronte alla lunga lista dei crediti avanzati dal CAS, pari a circa duecento milioni di euro.
Santoro, prima di procedere con le dimissioni, aveva provveduto a sollecitare le attività utili alla rimozione e la ricostruzione dei territori danneggiati dalla Frana di Letojanni e dare il via ai lavori di bitumazione della A20 Messina-Palermo nel tratto di Sant’Agata di Militello per rendere più agevole il traffico veicolare e rimuoverne, finalmente, i restringimenti della carreggiata.
Leonardo Santoro, che nel febbraio scorso era stato nominato commissario straordinario dell’IACP e fino a marzo 2018 era stato a capo del Genio Civile di Messina, in mattinata sarà a Palermo per capire il suo futuro da Dirigente Regionale, incarico ottenuto nel giugno del 1989.
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Un’altra occasione persa per Messina