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Aggressioni Polizia Municipale. Fotia (Csa): “Ma il Comune non doveva costituirsi parte civile?”

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Al proclama di Accorinti, che avrebbe annunciato la disponibilità dell’Amministrazione a costituirsi parte civile in difesa degli uomini della Polizia Municipale aggrediti nelle ultime settimane,  non sono seguiti i fatti. Questa la denuncia del Csa Regioni Autonomie Locali.

“A fronte degli ultimi avvenimenti – scrive il coordinatore provinciale Pietro Fotia -, che hanno visto reiterate aggressioni nei confronti degli operatori di Polizia Municipalizzata, financo il Comandante, non può che stigmatizzare l’amministrazione comunale che è rimasta ferma, tranne qualche proclama…la mancata costituzione di parte civile nel processo che si è tenuto oggi 2 settembre 2015, acclara, ove c’è ne fosse bisogno, stante i precedenti comportamenti, il disinteresse verso la città, che ha bisogno di controlli sul territorio, e verso il Corpo di Polizia Municipale”.

“Si chiede con urgenza – prosegue il Coordinatore -, un incontro con l’assessore al ramo, affinché vengano discusse idonee modalità per la sicurezza dei “Vigili Urbani”, nonché per attivare tutte le necessarie procedure di messa in sicurezza delle caserme e della consegna dei dpi necessari”.

“La vicenda in oggetto, non è che la punta dell’iceberg – puntualizzano -, di una situazione nell’ambito del Corpo di Polizia Municipale, a cui bisogna porre rimedio, sono ormai quotidiane le proteste dei lavoratori che non vedono tutelati i loro diritti: sicurezza sul lavoro, ccdi, straordinario, ferie, riposi, ecc.”.

“Si chiede anche di far sì – conclude Fotia – che avvenga il potenziamento del Corpo. Vi prestano servizio 50 precari, che avrebbero diritto ad un orario “full time”, ma anche se così non fosse la stato di necessità dovrebbe spingere l’amministrazione ad integrarne l’orario, invece presta tempo e denaro ad assunzioni di dubbia legittimità (Feluca, Agrinova)”.

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