parcheggio-a-pagamento

Villaggio Aldisio. Parcheggi a pagamento al Policlinico e caos viario all’esterno

Pubblicato il alle

2' min di lettura

parcheggio-a-pagamentoA Villaggio Aldisio ogni giorno è caos. La causa? I parcheggi a pagamento del Policlinico. Da quando è entrata in vigore questa nuova disposizione (ormai 3 anni e mezzo fa) — rilevano i consiglieri delle terza circoscrizione, Libero Gioveni e Antonino Giuffrè — all’interno del polo ospedaliero si è regolamentata la viabilità mentre nella zona circostante, in particolare nella parte bassa di villaggio Aldisio, la viabilità è compromessa. A lamentare questa condizione, in particolar modo, sono i residenti di piazza Antonino Giuffrè, di via Rosso da Messina e via Luigi Pirandello. «Accade soprattutto la mattina, infatti — spiegano i due consiglieri — che studenti universitari, cittadini che devono passare delle visite mediche o i parenti dei pazienti ricoverati, per evitare di pagare la sosta a pagamento interna, parcheggiano la propria auto a ridosso dell’ingresso lato ovest del Policlinico, quindi, appunto, nella parte bassa di villaggio Aldisio. Ne consegue, quindi, che sia piazza Giuffré, sia la via Rosso da Messina che buona parte della via Luigi Pirandello (che rappresentano le strade “spartiacque” del rione), si ritrovano totalmente assediate di autovetture, con l’immaginabile esasperazione dei residenti che non sanno più a che santo votarsi». Anche il transito dei mezzi di trasporto pubblico risente di questa situazione. «Tra l’altro — evidenziano ancora i due esponenti Udc — proprio nella via Rosso da Messina era stato istituito un divieto di sosta su un lato della carreggiata per evitare l’imbottigliamento delle autovetture in transito, ma di Vigili urbani addetti al controllo e al rispetto del divieto neanche l’ombra». Per far fronte al disagio che insiste ormai da tempo, Gioveni e Arlotta chiamano in causa Palazzo Zanca chiedendo appunto urgenti misure viarie nella parte bassa di villaggio Aldisio per alleviare le difficoltà dei residenti ormai esasperati. 

(124)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.