Raccolta differenziata in Sicilia: Messina 265esima, prima di Catania e Palermo

Pubblicato il alle

2' min di lettura

rifiuti-differenziataMessina 265esima in Sicilia per la raccolta differenziata nel 2017 secondo la classifica stilata dall’Ufficio Speciale della Regione. I dati riferiti all’ultimo trimestre e aggiornati al 19 dicembre rilevano una percentuale di rifiuti differenziati del 14,38%, mentre la media per il periodo compreso tra gennaio e settembre si attesta al 13,91%.

Risultato migliore rispetto a quello ottenuto da Palermo e Catania, posizionatesi rispettivamente 272esima e 307esima, che permette alla città dello Stretto di classificarsi seconda tra i capoluoghi siciliani, dopo Caltanissetta, 258esima (15,05%).

Nessun capoluogo è riuscito a raggiungere i primi posti della classifica, ricoperti da Giardinello (78,18%), Sambuca di Sicilia (77,52%) e Rodì Milici (76,65%). Buoni, in generale, i risultati della provincia di Messina: oltre al terzo posto di Rodì Milici, spiccano Santa Teresa di Riva in sesta posizione, Brolo e Rometta, rispettivamente 13esima e 21esima.

La classifica dei capoluoghi siciliani per Raccolta Differenziata nel 2017:

  1. Caltanissetta (258° – 15,05%);
  2. Messina (265° – 14,38%);
  3. Ragusa (267° – 13,78%);
  4. Palermo  (272° – 13,36%);
  5. Trapani  (278° – 12,89%);
  6. Catania (307° – 8,56%);
  7. Siracusa (310° – 7,68%);
  8. Agrigento (334° – 5,28%);
  9. Enna (356° – 0,52%).

Queste percentuali, ancora troppo basse, si inseriscono in un contesto ai limiti dell’emergenza. All’indomani della crisi della discarica di Bellolampo (PA), ormai colma, il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci ha dichiarato: «Il problema è generale. Tutte le discariche in Sicilia sono prossime al collasso. Abbiamo due milioni di metri cubi da conferire prima che non ci sia più posto. Al giorno in Sicilia vengono portate in discarica 5 mila tonnellate di rifiuti. Se nulla dovesse cambiare a settembre non avremmo più dove metterli».

Per risolvere la situazione, secondo il presidente della Regione: «Occorre un piano dei rifiuti, è necessario potenziare la differenziata, trovare soluzioni per il debito degli ATO e incentivi alle imprese che usano materiali riciclati, questo si può fare con poteri ordinari, ma ho trovato un dipartimento spopolato».

(388)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.