La povertà alle porte. Un convegno studio per conoscerla e combatterla

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consulta povertàQuanti sono i poveri che vivono nella nostra città? Chi sono e cosa li ha portati a questa condizione? Tanti i quesiti che accompagnano un fenomeno allarmante. Negli ultimi anni, le fila dei disagiati si sono ingrossate. Il problema della povertà è sentito a livello nazionale, con punte massime toccate nel Meridione. A Messina la povertà c’è, è possibile toccarla con mano fuori dalle mense e da tutte quelle strutture che vengono incontro ai meno fortunati. Messina, appunto, è tra le prime 10 province più colpite dalla crisi.

Per discutere su come arginare il fenomeno, indagare le cause e proporre soluzioni concrete, martedì 10 febbraio, dalle 15.00 alle 19.00, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, si terrà un convegno-studio su “Politiche di inclusione sociale e misure di contrasto alla povertà: le proposte per un welfare di Comunità”.

Il convegno – presentato questa mattina nella Sala Falcone Borsellino di Palazzo Zanca – è stato organizzato dalla Consulta Comunale delle Organizzazioni sociali e si pone come obiettivo quello di coinvolgere gli stakeholder – come Confindustria, Confcommercio, Uepe, Confartigianato ecc. – e offrire all’Amministrazione alcune proposte per intervenire, in modo particolare, in quei quartieri periferici in cui il fenomeno è più presente.

La Consulta è un organismo autonomo rispetto all’Amministrazione. In quanto tale, il suo compito è proprio quello di agire in piena indipendenza e di muoversi in senso critico per garantire i diritti dei cittadini.

«L’Amministrazione – ha precisato l’assessore Nino Mantineo – dovrà cercare, in base all’indirizzo suggerito dalla Consulta, di rendere fattibile e concreta la loro esigibilità di diritto».

La presidente della Consulta, Maria Lucia Serio, ha voluto lanciare un appello a tutti gli attori sociali del pubblico e del privato, a tutte le organizzazioni del terzo settore, che possano dare un loro contributo per contenere il disagio sociale.

«Non ci sono soluzioni taumaturgiche – ha evidenziato Serio – il problema è strutturale. Il compito della Consulta è quello di proporre modelli di sviluppo, approfondimenti, momenti di studio».

Il programma del convegno prevede l’apertura dei lavori da parte dell’assessore Mantineo e l’intervento di Maria Lucia Serio, che relazionerà sulle cause della povertà che hanno messo a dura prova la coesione sociale e i legami di comunità.

I lavori saranno suddivisi in sei aree tematiche: anziani, minori, famiglie, disabili, dipendenze, immigrati. I vari gruppi, coordinati dai membri della Consulta e da un facilitatore, avranno il compito di individuare alcune direttrici di lavoro che saranno poi presentate in plenaria e discusse con i rappresentanti del mondo imprenditoriale, artigianale e sociale, le istituzioni, la deputazione regionale  e nazionale.

Il gruppo su “Gli anziani sono i più poveri?” è affidato alla conduzione di  Santo Santonocito; di “Dipendenze e Povertà: connessioni, proposte e buone prassi” si occuperanno Antonio Barbera e Salvatore Rizzo; “Disabili: proposte a costo zero” è il tema del gruppo condotto da Nino Morabito e Giuseppe Trovatello; “Famiglia e bambini… nodi critici e possibili interventi” sarà oggetto di discussione del gruppo di Maria Luisa Pino e Maria Baronello, garante per l’Infanzia; mentre di “Immigrati: una risorsa a rischio povertà?” parleranno Santino Tornesi e Tania Poguisch; “Povertà a Messina, periferie codice rosso”  è il titolo del gruppo di Nino Russo e Carmelo Lembo.

Per partecipare ai gruppi è possibile iscriversi, inviando una email all’indirizzo consultaorganizzazionisociali@comune.messina.it.

Nino Russo, il coordinatore dell’area povertà nelle periferie, a conclusione della conferenza stampa, ha aggiunto: «C’è una forte necessità di dare uno stimolo alla Istituzioni, tirare fuori progetti e proposte di rilevo che possano arginare il fenomeno e, allo stesso tempo, che non abbiano grosse pretese a livello di spese, considerata l’attuale congiuntura economica». 

 

Giusy Gerace

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