Primo piano di Libero Gioveni - Consigliere comunale a Messina per il PD

Gioveni ai Presidenti di Quartiere: «De Luca non è ancora il “Messia” venuto a salvare il territorio»

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Messina. Ha fatto storcere il naso a diverse persone, tra cui, in primo luogo Libero Gioveni, consigliere comunale, e Alessandro Cacciotto della III circoscrizione, la nota inviata nella giornata di ieri dai 6 presidenti di Quartiere in favore di un dialogo tra l’organo collegiale e il Sindaco.

Non è stata tanto la richiesta di un’apertura e di una collaborazione tra i rappresentanti delle due istituzioni comunali “per il bene della città” a destare le perplessità del Consigliere Comunale quanto alcuni punti della nota, alcune considerazioni sull’operato del primo cittadino, apparentemente non concordate prima con i Consigli rappresentati dai sei presidenti.

Duro il commento di Libero Gioveni, tra l’altro Presidente della Commissione Decentramento del Consiglio Comunale, che ha così esordito: «Trovo alquanto pretestuoso e, perché no, abbastanza singolare, essendo stato anch’io consigliere circoscrizionale, che dei Presidenti di Quartiere parlino per nome e per conto dei rispettivi Consigli senza che questi ultimi siano stati da loro interpellati e coinvolti; pertanto il contenuto della nota, non essendo stato condiviso (tant’è che qualcuno si è ufficialmente dissociato), non può rappresentare affatto il pensiero unanime delle 6 istituzioni decentrate che, proprio come il Consiglio Comunale, sono state democraticamente elette».

«Assodato quindi che il documento sia frutto del pensiero solo di 6 singole persone, seppur autorevoli – ha proseguito Gioveni – trovo altrettanto singolare politicamente che, che nel solo giro di due mesi di mandato, dei Presidenti (5 di centrodestra e 1 di centrosinistra) abbiano di fatto rinnegato le loro coalizioni di appartenenza “osannando” a gran voce un Sindaco che, per quanto sia operativo ed iperattivo, non si può considerare ancora il “Messia” venuto a salvare un popolo e un territorio che i signori presidenti hanno tentato in tutti i modi di far governare da altri due candidati a sindaco che, provo a immaginare, ieri leggendo le loro bizzarre dichiarazioni si saranno fatti il segno della croce con la mano manca».

Detto questo, il Consigliere Comunale del centrosinistra ha sottolineato la sua perplessità di fronte alle parole dei 6 presidenti di Quartiere, sottolineando come in campagna elettorale il Sindaco avesse più volte espresso l’intenzione di eliminare le circoscrizioni. Questo, mentre «proprio la Commissione che presiedo in seno a quel Consiglio Comunale che loro hanno nella sostanza “depauperato”, ha già programmato di audire nella seduta del 24 settembre tutte le Circoscrizioni con l’obiettivo di valorizzarle attraverso finalmente l’attuazione dell’art. 5 della Legge 11/2015».

«Nel ricordare ai 6 Presidenti di Quartiere – ha concluso il Consigliere Comunale – che in politica anche la forma è sostanza e che proprio loro dovrebbero essere i primi garanti delle regole democratiche volte anche al rispetto delle istituzioni, avrei gradito (in questo caso anche nella veste di cittadino) che la stessa veemenza e unanimità di espressione utilizzate nella nota di ieri con la quale sono entrati a gamba tesa in una interlocuzione comunque già avviata con il primo cittadino, le avessero utilizzate anche su temi importanti e di stretta attualità che in questo primo scorcio di mandato hanno interessato le popolazioni che li hanno eletti (emergenza scuole, Risanamento ecc.) rispetto ai quali invece, spiace constatare, sono rimasti totalmente indifferenti».

Ma la voce di Gioveni non è stata la sola a esprimersi in maniera critica nei confronti del documento. Già nella giornata di ieri il consigliere della III circoscrizione Alessandro Cacciotto, si è dissociato da quanto scritto dai suoi colleghi e rappresentanti, criticando aspramente il presidente Cucè: «Anziché fare da tappetino istituzionale – ha scritto il consigliere – avrebbe fatto meglio a ricordare al primo cittadino che da inizio mandato ha incontrato tutte le autorità e le istituzioni cittadine eccezion fatta per la terza Circoscrizione».

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  1. FINALMENTE SI ALZA UNA VOCE DI PROTESTA!
    E come spesso accade dalla nostre parti si fa in fretta a dimenticare i propri ideali e sposare il Messina!

  2. Proprio perché Caciotto è presidente De Luca non vuole incontrarsi. Gioveni dovrebbe star zitto e ringraziare che ancora è nel consiglio comunale e deve pregare che ci resti facendo silenzio e non criticando chi sta facendo di tutto per sopperire agli errori commessi in precedenza anche dai consiglieri che pur di prendersi il gettone di presenza facevano solo presenza senza concluder nulla. Capisco che a gente abituata a non far nulla se non essere mantenuta dai cittadini è dura prendere ordini ad chi di amministrazione se ne intende ma che ci vuol fare caro buon Gioveni bisogna fare buon viso a cattivo gioco. Ringrazi e stia zitto.

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