L’Atm presta i soldi al Comune per i nuovi bus, ma si “dimentica” dei dipendenti

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Lo scorso dicembre sono stati presentati in pompa magna i 14 nuovi bus Atm che tra pochi giorni circoleranno per le strade cittadine. Com’è noto, i mezzi sono stati acquistati grazie a dei fondi concessi dal Ministero dell’Ambiente nel 2007 e che Messina rischiava di perdere.

Il Comune, tramite la delibera 242 del 16 aprile 2015, ha dunque stanziato per l’acquisto dei primi cinque mezzi, 1 milione e 248mila euro, ovvero la fetta di finanziamento che la Regione ha concesso a Messina, dividendo i fondi ministeriali con Palermo e Catania. Tale finanziamento però poteva essere erogato soltanto a rimborso della somma già pagata dall’amministrazione comunale per la fornitura dei nuovi bus. Il Comune avrebbe, quindi, dovuto acquistare gli autobus per poi percepire il compenso dalla Regione. Ma lo stesso Palazzo Zanca, con una nota del 6 novembre 2014, ha evidenziato l’impossibilità di anticipare i fondi richiesti, chiedendo una modifica alle modalità di trasferimento delle somme. L’assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente ha risposto con una nota del 31 marzo scorso, comunicando che l’acquisto dei mezzi poteva essere portato avanti anche dalle aziende municipalizzate.

Ed ecco che il Comune, con nota del 7 aprile 2015, ha trasferito l’incombenza nelle mani dell’Atm. L’azienda di via La Farina ha pertanto svolto la procedura di gara per l’acquisto dei cinque mezzi a gasolio euro 6, provvedendo al pagamento della ditta fornitrice entro il 31 dicembre 2015. Nello stesso tempo, Palazzo Zanca si è impegnato a saldare il debito con l’Atm, trasferendo la somma che la Regione rimborserà ad acquisto avvenuto. Ma anche in questo caso la mancata approvazione del previsionale rischia di prolungare i tempi. Palazzo dei Normanni verserà, infatti,  i fondi ministeriali nelle casse dell’amministrazione previo accertamento e successivo impegno dopo l’approvazione del bilancio 2015.

L’Atm ha dunque anticipato di tasca propria l’importo necessario ad acquistare i primi 5 bus, circa un milione di euro destinato a Industria Italiana Autobus vincitrice dell’appalto. Ma di nuovi mezzi a dicembre ne sono arrivati altri nove per un’operazione costata in totale 4,3 milioni di euro. Non è però dato sapere se l’intera cifra è stata coperta provvisoriamente dall’azienda di via La Farina o se il “prestito” sia stato concesso solo per i primi cinque bus.

Intanto, l’Atm anticipa cospicue somme per conto del Comune, ma non riesce a rispettare i termini dell’accordo stipulato il 28 novembre scorso in merito al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro degli autoferrotranvieri. In particolare, secondo una nota dell’Asstra Sicilia, inviata ieri ai sindacati e alla Regione, le aziende di trasporto pubblico siciliano (tra cui la stessa Atm) non potranno procedere al pagamento degli aumenti retributivi secondo quanto previsto dall’articolo 39 del Ccnl. Ciò a causa dei ritardi riscontrati nei pagamenti dei finanziamenti regionali. I dipendenti riceveranno l’incremento retributivo (35 euro, parametro 175) a partire  dalla busta paga di gennaio, mentre vengono sospesi gli aumenti retributivi relativi alla mensilità di novembre, tredicesima e dicembre 2015.

 

Andrea Castorina

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