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Roccafiorita festeggia 400 anni. Il programma di lunedì

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RoccafioritaPer il 400simo compleanno di Roccafiorita è già tutto pronto, compresi torta, spumante, ministro, sbandieratori e carciofino selvatico. E si, perché per lunedì 19, Roccafiorita non vuole farsi mancare nulla e vuole un compleanno da protagonista.

 Alle 9,30 presso i locali della palestra comunale, avrà luogo il convegno sul ruolo ed il futuro dei piccoli comuni. I lavori saranno chiusi dal ministro della funzione pubblica Gianpiero D’Alia, che tirerà le fila di un dibattito che si preannuncia qualificato. Presenti infatti anche il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, l’assessore regionale alle autonomie locali Patrizia Valenti e l’assessore alle infrastrutture, “fioritano” di origine, Nino Bartolotta. Aprirà i lavori il saluto del sindaco, Santino Russo ed interverrà anche l’assessore Giovanni Manuli che è già stato sindaco di Roccafiorita e dirigente dell’associazione nazionale piccoli comuni. Il moderatore sarà il presidente del consiglio Fabio Orlando, “motore” dell’iniziativa.

Lo storico Filippo Manuli ripercorrerà le tappe che portarono alla nascita di Roccafiorita, avendo come punto di riferimento quell’11 marzo 1613 quando a Madrid “Filippo,  per grazia di Dio Re di Castiglia e Aragona” decise di confermare e ratificare “la licenza a Don Pietro Balsamo di edificare  e fare abitare il feudo chiamato Acqua della Grutta, sotto il titolo di Rocca Fiorita”. Con quell’atto, il re spagnolo confermò un “privilegio” cardinalizio ad edificare concesso a Palermo il 22 ottobre 1610 e sottoposto alla condizione che il re lo approvasse, cosa che avvenne, appunto, nel 1613. Roccafiorita ricorderà così una tappa importante della propria storia, che peraltro è ben più lunga. Si hanno tracce di insediamenti nella zona già dal 36 a.C., quando a seguito della repressione dei romani sui ribelli taorminesi molti “tauromenioti”  furono scacciati sulla fascia di confine, il limen, nella zona dove oggi sorgono Limina e Roccafiorita che nel Medioevo si trovarono inglobati nel Marchesato dei Balsamo. Dopo la “licenza” del 1613  Roccafiorita venne amministrata dalla famiglia Bonanno e dal 1817 fu comune autonomo. Nel 1831 aveva  535 abitanti. Durante il fascismo fu aggregata a Mongiuffi Melia e dal 1947 nuovamente autonoma. Oggi, con i suoi 250 residenti circa  vanta l’originale (e non del tutto conveniente…) record di essere il comune più piccolo della Sicilia, e intende difendere con i denti la propria autonomia minacciata dai tagli finanziari e da una politica che sembra voler andare verso l’accorpamento dei piccoli enti.

Nel pomeriggio, Roccafiorita tornerà a respirare l’aria antica, con gli sbandieratori ed il corteo medievale che sarà dedicato a Francesco Bonanno, principe di Roccafiorita, successore dei Balsamo. Il comune che organizza conta di avere la presenza anche di un erede dei Bonanno.

La giornata si chiuderà con una degustazione di prodotti tipici “fioritani”, tra cui l’origano ed il carciofino selvatico, già esibiti con successo al “Kalfafest” lo scorso giugno.

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