La nuova rete ospedaliera presentata dall’assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi, soddisfa la Uil Fpl. Secondo il documento presentato all’attenzione delle sigle sindacali, Messina non sarebbe più trattata come la “sorellastra povera” della Sicilia.
Così, Pippo Calapai e Mario Salvatore Macrì, rispettivamente segretario generale e responsabile Area medica Uil-Fpl Messina,appaludono a quanto fatto dalla Regione: “Apprezziamo il passo indietro dell’assessore alla Salute, Baldo Gucciardi, rispetto alla precedente bozza della Rete ospedaliera. La classificazione degli ospedali, presentata oggi Palermo alle organizzazioni sindacali ci soddisfa moderatamente, perché Messina avrà un Dea di secondo livello (il Policlinico), tre Dea di primo livello (Papardo, Milazzo e Taormina), mentre preserva l’ospedale di Mistretta in quanto sede disagiata, così come aveva richiesto il nostro sindacato”.
Secondo i sindacalisti, però, la nota dolente continua a chiamarsi Piemonte: “Tuttavia, manifestiamo qualche perplessità per l’ospedale Piemonte, che viene classificato come ospedale di base e come tale non dovrebbe avere determinate specialità previste invece dalla legge regionale 24. Auspichiamo, infine, che vi siano alcune deroghe al cosiddetto Balduzzi – previste dallo stesso decreto – per alcune zone disagiate a prescindere dalla classificazione, come per esempio Emodinamica per l’ospedale di Patti”.
Per il capogruppo di Sicilia-Futura all’Ars, Giuseppe Picciolo, la nuova rete ospedaliera non è altro che un successo politico dello stesso Gucciardi; “Successo dell’assessore Gucciardi e di Sicilia Futura che aveva indicato questo modello di sanità pubblica, efficace ed efficiente”, quale unica via tecnica da percorrere con l’integrazione tra la vecchia rete ospedaliera (riveduta e corretta) e la rete della emergenza (sul modello della Regione Lazio). Per la provincia di Messina – ha ricordato Picciolo – adesso vi sono grandi spazi di manovra per i Direttori generali che potranno puntare alla eccellenza sanitaria, alla integrazione tra le varie realtà sanitarie territoriali, pubbliche e private, ed al potenziamento strategico di alcuni presidi ospedalieri disagiati quali Lipari e Mistretta , oltre che al miglioramento della offerta sanitaria per Patti (snodo fondamentale per la rete dell’Infarto miocardico acuto ) e Sant’Agata (per la Stroke di primo livello). Milazzo, Barcellona e Taormina sono invece rientrati – come avevamo già ipotizzato con un pizzico di rigore scientifico – tra i Dea di I livello e ovviamente dovremo essere capaci di saper sfruttare a pieno le enormi potenzialità che da ciò deriveranno al territorio ed a tutti gli operatori del settore”.
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