Messina. Nella giornata di ieri, presso il Palacultura, oltre 150 specialisti si sono confrontati sulle terapie per affrontare il cancro al seno, con riscontri estremamente positivi: l’85% delle pazienti, oggi, guarisce.
«In un futuro, non troppo lontano, molti tumori della mammella potrebbero essere affrontati senza l’esigenza di ricorrere alla chirurgia, quindi l’asportazione del seno, ed essere trattati esclusivamente con una terapia ultraconservativa, una combinazione di farmaci mirati e radioterapia», queste le parole di John Crown, oncologo di fama internazionale del St. Vincent’s University Hospital di Dublino, tra gli ospiti più illustri del congresso.
Una lectio magistralis quella di Crown capace di suscitare l’interesse dell’ampio pubblico di specialisti senologi presenti in sala: «Radioterapia e chemioterapia, oggi, sono meno aggressive rispetto al passato, ci sono cure più personalizzate, e la maggior parte dei pazienti mantiene un’eccellente qualità di vita anche in corso di trattamento; ma un domani dovremo cercare di migliorare ulteriormente questi risultati».
Nei due terzi dei casi è possibile evitare la chirurgia
Questi i dati, ad oggi, presentati durante il congresso: in due casi su tre è possibile evitare l’intervento chirurgico e, comunque, la chirurgia ricostruttiva offra preziose possibilità di ricostruzioni “estetiche”. Crown si è poi soffermato sulla fase di sviluppo dei tumori maligni al seno e sull’importanza degli stili di vita, evitare il sovrappeso e praticare un’attività fisica regolare; oltre naturalmente alla diagnosi precoce, chiave di volta per ogni percorso di cura contro un cancro.
“Controversie e nuovi scenari nel carcinoma della mammella” è il titolo del corso, valido ai fini dell’aggiornamento medico ECM, che ha visto la partecipazione del presidente della LILT, prof. Francesco Schittulli, con una relazione sui notevoli progressi compiuti dalla ricerca clinica e sul futuro della senologia.
Oggi è fondamentale un approccio multidisciplinare al tumore basato sulla stretta interazione tra diversi specialisti – radiologi, patologi, chirurghi, oncologi medici, oncologi radioterapici – e, nonostante il numero di nuove diagnosi sia in aumento, la percentuale di guarigioni è in crescita e raggiunge soglie dell’85%.
Al congresso, promosso dal prof. Mario Mesiti e dal dott. Pietro Spadaro, era presenta il “gotha” dell’oncologia siciliana e milanese e tra i messinesi anche il dott. Giuseppe Gullo, stretto collaboratore di Crown a Dublino.
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