pacemaker micra

All’ospedale S. Vincenzo di Taormina impiantato il pacemaker più piccolo al mondo

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Ieri, nel reparto di Cardiologia Interventistica dell’Ospedale S. Vincenzo di Taormina, è stato impiantato il pacemaker più piccolo al mondo “MICRA” a 3 pazienti. Tutti erano stati sottoposti in precedenza, nella medesima struttura, ad espianto di sistemi pacemaker tradizionali a seguito di infezioni CIED.

Un risultato importante che conferma come il reparto di contrada Sirina, diretto dal dott. Ludovico Vasquez ieri, sia sempre più all’avanguardia nel trattamento di tutte le complicanze e delle malattie più gravi e complesse legate ai dispositivi Cardiologici impiantabili.

La Procedura

Gli interventi salvavita sono stati eseguiti dal dott. Giuseppe Calvagna, coadiuvato dal dr. Saverio Iacopino, del Maria Cecilia Hospital di Cotignola, e dalla equipe medico infermieristica presso la sala di Cardiostimolazione della Divisione di Cardiologia dell’ospedale San Vincenzo di Taormina sovrintesa dal dott. Vasquez.
I tre pazienti sottoposti ad espianto di sistemi di stimolazione tradizionale, a seguito di infezioni CIED, dopo aver osservato una terapia antibiotica per 7 giorni, come suggerito dalle linee Guida, sono stati reimpiantati con il Sistema MICRA prodotto dall’azienda Medtronic. «Poco più grande di una pillola, un decimo della grandezza di un pacemaker convenzionale, il sistema di stimolazione intracardiaco transcatere Micra Transcatheter Pacing System (Tps) di Medtronic – spiega il dr. Calvagna, è una vera e propria cardiocapsula, pesa 2 grammi, misura poco più di 2 centimetri e ha una longevità stimata di circa 12 anni». Viene impiantato direttamente nella cavità cardiaca attraverso la vena femorale e non prevede l’impianto di elettrodi di stimolazione. Una volta posizionato, il sistema MICRA, ancorato al cuore attraverso piccoli ganci appositamente progettati, emette impulsi elettrici in grado di regolarizzare il battito cardiaco attraverso un elettrodo posto sul dispositivo. A differenza delle attuali procedure d’impianto, quella del Micra Tps non necessita di alcun filo o catetere e non richiede incisioni nel torace, né la creazione di una tasca sottocutanea, eliminando, così, il rischio di potenziali complicanze legate alla procedura tradizionale.

Reparto di riferimento nazionale

Il successo di queste operazioni è il frutto di un costante e continuo perfezionamento nel settore della Cardiostimolazione e della presenza di un’equipe medico-infermieristica affiatata. La divisione di Cardiologia del San Vincenzo è considerata un centro di riferimento nazionale per il trattamento delle complicanze dei dispositivi cardiaci impiantabili con un elevatissimo volume di interventi annui, rendendola un’eccellenza della sanità regionale. Questo favorisce concretamente una forte mobilità attiva determinando sia numeri altamente positivi nei report annuali sia, soprattutto, la consapevolezza per i pazienti di potersi affidare ad un’equipe medica specializzata che opera con elevati standard professionali.

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