Salute e benessere: come riconoscere i disturbi della vista e correggerli in modo definitivo

Pubblicato il alle

4' min di lettura

I disturbi della vista sono molto comuni e, nella maggior parte dei casi, si tratta di problemi di rifrazione, che richiedono di essere corretti con le lenti idonee. I difetti di questo tipo consistono nell’impossibilità da parte del cristallino di mettere a fuoco correttamente le immagini sulla retina, con il conseguente risultato di una visione più o meno sfocata. Il sistema tradizionale per correggere i difetti di rifrazione è indossare occhiali da vista o lenti a contatto: le immagini ricevute dall’occhio, passando attraverso alla lente, vengono proiettate sul punto giusto della retina, con il risultato di una visione perfetta, esattamente come quella di un occhio normale.

Naturalmente, occorre mettere in conto il disagio che, nel corso del tempo, occhiali e lenti a contatto possono comportare. Oggi, infatti, si fa sempre più ricorso alla chirurgia, e in particolare all’uso del laser, per correggere in maniera permanente i difetti della vista, evitando la necessità di indossare costantemente le lenti.

In ogni caso, in questo contesto rimane fondamentale rivolgersi ad esperti del settore come, ad esempio, il dott. Angelo Appiotti, medico chirurgo specializzato in interventi di chirurgia refrattiva che offre ai propri pazienti la possibilità di migliorare la qualità della vita, recuperando una vista perfetta.

Quali sono i più comuni difetti della vista

Come riportato anche sul sito web ufficiale del dr. Appiotti, appiotti.com, la scelta della tecnica refrattiva e della strumentazione da impiegare in fase di intervento è strettamente legata alle specificità del paziente, oltre alla tipologia di disturbo visivo riscontrato. I difetti di rifrazione più comuni e diffusi sono la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo. I difetti di rifrazione possono presentarsi singolarmente o associati, solitamente tendono a peggiorare fino all’età adulta, per poi stabilizzarsi: è a questo punto che diventa possibile intervenire chirurgicamente per risolvere il problema.

La miopia è un difetto molto diffuso che comporta una visione sfocata e indistinta degli oggetti più lontani, mentre da vicino l’occhio non ha problemi. Ipermetropia e astigmatismo possono coinvolgere sia la visione da lontano che da vicino, con immagini indistinte e offuscate, i difetti di questo tipo possono presentarsi anche associati alla miopia.

Un altro difetto di rifrazione particolarmente comune è la presbiopia, che riguarda l’incapacità dell’occhio di mettere a fuoco le immagini vicine: in questo caso si tratta di un problema causato dal naturale invecchiamento dei tessuti, che rende il cristallino meno elastico e, di conseguenza, incapace di accomodare correttamente.

In ogni caso, per ognuno di questi difetti esiste una tecnica chirurgica idonea, che consente di ritrovare la vista con un intervento sicuro, rapido e per niente invasivo.

Quali sono le tecniche di chirurgia refrattiva più utilizzate oggi?

Esistono diverse tecniche di chirurgia laser per correggere i difetti della vista, la scelta di una o dell’altra dipende dall’esito dei vari controlli effettuati dal chirurgo prima di sottoporre il paziente all’intervento. Infatti, il chirurgo procede prima di tutto con una serie di accertamenti e di esami, sia generali che oculistici, per rendersi conto dell’effettiva fattibilità dell’intervento.

Tra le tecniche laser più utilizzate si distingue quella denominata PRK, un metodo ormai storico, sicuro ed efficace, ancora oggi utilizzato per la correzione di tutti i difetti di rifrazione non particolarmente gravi o complicati.

La FemtoLASIK, invece, è una tecnica chirurgica più moderna che consente un decorso post-operatorio molto breve, di solito non più di 24 ore. Per la miopia, anche associata ad astigmatismo, si usa spesso anche la tecnica ReLEx SMILE, il cui vantaggio principale è quella della notevole rapidità, utilizzando solo poche gocce di anestetico.

In alcuni casi, infine, invece del laser è necessario intervenire con una sonda a ultrasuoni tramite la tecnica Facorefrattiva, che consiste nella rimozione del cristallino naturale, per sostituirlo con una lente intraoculare su misura, in base al difetto specifico.

(55)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.