La Sicilia non è una terra poco produttiva. Lo dimostrano le eccellenze della moda presenti e premiate, ieri sera al Palacultura con il premio Madama, in onore della stilista messinese, che fra gli anni ’50 e ’70, portò l’alta moda nello Stretto: Mimma Ferraro. Tra gli stilisti che nel corso della serata-evento hanno ricevuto il riconoscimento, Marco De Vincenzo e Fausto Puglisi, entrambi messinesi, ed ormai consacrati come stelle del fashion internazionale.
Ma chi era Mimma Ferraro? Donna forte e coraggiosa, inizia a fare la sarta a 13 anni e, dopo essersi sposata, si reca, periodicamente, a Parigi, per seguire le grandi sfilate di moda: “I grandi la consideravano una di loro- racconta la figlia Antonella- ma arrivava a Parigi in treno. Riproduceva i vestiti che vedeva nell’ambiente dell’alta moda e li riadattava alle figure delle donne messinesi, accontentandole sempre. Versace iniziò a disegnare nel suo atelier”.E’ questo il proposito dell’evento: celebrare quelle eccellenze che, come Mimma Ferraro, sono riuscite a portare alto il nome della Sicilia in tutto il mondo.
Sono stati tanti gli stilisti, orafi e operatori del settore ad aver ricevuto la statuetta rossa rappresentante il Premio Madama, che è alla sua prima edizione, ma ha già riscosso tanto successo.
I premiati:
Di Liborio: nato a Ribera, si è formato alla corte di Gianfranco Ferrè, dove ha imparato a disegnare; le sue creazioni sono caratterizzate dall’attenzione nei dettagli e all’eleganza.
Filippo Miracula: titolare di un’azienda di San Marco D’Alunzio, che realizza capi per le griffe più importanti del panorama nazionale ed internazionale della moda. “Ho portato avanti il lavoro di Mimma Ferraro- ha detto nel suo intervento- la Sicilia all’estero è premiata e all’interno sottovalutata. Io ho deciso di restare e dare lavoro a 270 persone. Noi non siamo gli ultimi ma saremo i primi”.
Gerardo Sacco: l’orafo delle star che con le sue creazioni ha “vestito” le donne più belle del cinema e della tv. Durante la serata, proprio nel momento della sua premiazione, una sorpresa per lui: la telefonata dell’amica e testimonial Maria Grazia Cucinotta, che lo ha ringraziato e ha salutato tutto il pubblico del “Premio Madama”.
Roberto Guarducci: stilista da più di 40 anni, docente di fashion design all’Accademia delle Belle Arti di Bari, crede che non si debba mai perdere di vista lo stile del passato.
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Amelia Casasablanca: è la stilista delle spose da oltre 50 anni, i suoi abiti solo simbolo di eleganza e ricercatezza. “Tutte le spose del mondo sono bellissime e tutte, dentro i miei abiti sono felici” ha affermato, scherzosa, la piccola-grande stilista al ritiro del premio.
Fausto Puglisi: stilista messinese che veste grandi star come Madonna. “Le mie creazioni si ispirano anche a Messina – ha affermato orgoglioso della sua terra- non mi sento pioniere della moda, ma amo il mio lavoro”.
Franco Ciambella: stilista dal 1994, è definito il Peter Pan della moda italiana per la particolare leggerezza delle sue creazioni: ” l’eterna primavera è il mio tema preferito, quasi un modo di vivere. Per me la moda è amore e mi piace raccontarlo con leggerezza”.
Agata Patrizia Saccone: giornalista esperta di moda, presidente di Taomoda, annoverata nella “top 4 delle professoresse dello stile”. ” Ho studiato a Messina – ha detto- questo mi lega molto a questa terra. La Sicilia è il più grande laboratorio di ricerca, ma il meno pubblicizzato”.
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Marco De Vincenzo: a lui è stato dedicato il gran finale della premiazione. Ha vestito grandi star come Beyoncè e Lady Gaga, “La vita dello stilista è molto dinamica – ha commentato – ed è per questo che abbiamo bisogno di momenti di riposo e riflessione. Io vengo a Messina in quei momenti, per ritrovare ispirazione. Negli abiti che ho portato stasera, ad esempio, c’è la luce della Sicilia”.
Ma l’evento non si è limitato alla celebrazione della grande Madama Ferraro, ma è anche stato un momento dedicato alla solidarietà. È stata, infatti, devoluta una somma in beneficenza alla Misericordia di Messina, per comprare un’ambulanza d’avanguardia.
Martina Zaccone
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