Tra amministrazione e consiglio comunale l’amore non è mai sbocciato. I rapporti tra i due organi, infatti, sono spesso stati tesi e ciò ha senza dubbio aumentato le difficoltà a governarne una città complicata come Messina. A più di tre anni dall’insediamento della Giunta Accorinti è il momento di fare i conti e stilare un bilancio su ciò che si è fatto a Palazzo Zanca. E il cortocircuito risulta maggiormente evidente se si analizzano ad esempio i lavori della singole Commissioni consiliari. In particolare la IX , presieduta dal consigliere Maria Perrone, ha fin qui approvato 97 proposte di regolamento, a fronte di pochi atti partoriti invece dall’amministrazione comunale.
“Lavorano a pieno regime soltanto la commissione ai Regolamenti e quella delegata al Bilancio – precisa Perrone -. Teniamo in piedi il Consiglio comunale mentre dalla Giunta non riceviamo alcuna proposta. Esitiamo regolamenti che coinvolgono tutti i Dipartimenti, toccando tematiche importantissime per la città, a partire dai servizi sociali. Gradiremmo maggiore collaborazione da parte dell’amministrazione, non ci sono idee e manca ogni tipo di programmazione. Così non si può lavorare”.
Un peso che grava in maggioranza sulle sole spalle dei consiglieri, o almeno una parte. In Aula, infatti, si notato ormai le solite facce, soprattutto quando è in calendario una seduta di Consiglio. In quelle occasioni metà delle poltrone restano desolatamente vuote.
Andrea Castorina
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