Stop all’equiparazione del voto di astensione al voto contrario in Consiglio Comunale a Messina: questo l’oggetto della delibera che aprirà i lavori d’Aula nella prossima Seduta fissata per giovedì 3 novembre. Il provvedimento è stato proposto dalla Giunta Basile e si prefigge di modificare parzialmente il Regolamento del Civico Consesso. Vediamo di cosa si tratta, più nel dettaglio.
Dopo qualche debito fuori bilancio, è pronta ad approdare in Aula a Palazzo Zanca la delibera riguardante la modifica al Regolamento del Consiglio Comunale tanto voluta dall’attuale presidente Cateno De Luca sin da quando era sindaco di Messina. Il provvedimento prevede in sostanza lo stop all’equiparazione del voto di astensione a quello contrario. Attualmente, infatti, le delibere vengono approvate solo se i voti favorevoli superano quella dei voti contrari e di astensione. Le cose, con molta probabilità, cambieranno con il passaggio della delibera in Aula, data l’ampia maggioranza che appoggia la Giunta.
La Seduta è fissata per giovedì 3 novembre alle ore 18.00.
Regolamento del Consiglio Comunale: le modifiche proposte dalla Giunta
Nello specifico, la Giunta Basile intende modificare parzialmente l’articolo 11 e l’articolo 36 del Regolamento del Consiglio Comunale di Messina.
Attualmente, al comma 1 dell’articolo 36 è previsto che: «Salvo che per i provvedimenti espressamente previsti dalle leggi o dallo statuto, per i quali si richiede un quorum speciale di maggioranza di voti, ogni deliberazione del Consiglio Comunale si intende approvata quando abbia ottenuto il voto favorevole della maggioranza dei votanti, ossia un numero di voti a favore pari ad almeno la metà più uno dei votanti».
La modifica prevede invece che: «Salvo che per i provvedimenti espressamente previsti dalle leggi o dallo statuto, per i quali si richiede un quorum speciale di maggioranza di voti, ogni deliberazione del Consiglio Comunale si intende approvata quando abbia ottenuto il voto favorevole della maggioranza dei votanti, ossia un numero di voti a favore pari ad almeno la metà più uno dei votanti. Gli astenuti non sono presi in considerazione ai fini della determinazione del quorum funzionale necessario all’approvazione delle deliberazioni».
Per quel che riguarda, invece, il comma 1 dell’articolo 11, attualmente è previsto che: «Il Consiglio delibera con l’intervento della maggioranza dei Consiglieri in carica. I Consiglieri che, a seguito di votazione, risultino essersi astenuti si computano sia ai fini del numero legale per rendere valida la seduta, sia ai fini del quorum necessario per l’adozione delle deliberazioni. I Consiglieri che escono dall’aula prima della verifica del numero legale o che abbiano dichiarato di non partecipare al voto non si computano nel numero legale necessario a rendere valida la seduta».
Di seguito, la modifica: «Il Consiglio delibera con l’intervento della maggioranza dei Consiglieri in carica. I Consiglieri che, a seguito di votazione, risultino essersi astenuti si computano ai fini del numero legale per rendere valida la seduta, ma non ai fini del quorum necessario per l’adozione delle deliberazioni. I Consiglieri che escono dall’aula prima della verifica del numero legale o che abbiano dichiarato di non partecipare al voto non si computano nel numero legale necessario a rendere valida la seduta».
(Foto di repertorio)
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