Niente di nuovo sotto il sole: la manutenzione del verde è ai minimi storici e i consiglieri chiedono le immediate dimissioni di Daniele Ialacqua, ma forse una novità c’è. Questa volta è l’intero Consiglio comunale (escluso CMdb e Gruppo Misto) ad invocare la testa dell’assessore all’Ambiente. Una netta presa di posizione di tutti i gruppi politici esternata questa mattina in conferenza stampa. All’incontro presieduto da Franco Mondello (Udc) ed Elvira Amata (Dr) hanno partecipato infatti i consiglieri Abbate, De Leo, Parisi, Rizzo, Perrone, David, La Paglia, Faranda, Zuccarello, Gioveni, Santalco, Cucinotta, Amedeo, il presidente Emilia Barrile e il consigliere della IV Circoscrizione Travisano, in rappresentanza del collega Adamo. Presente inoltre l’agronomo Saverio Tignino, autore di una mappatura sul patrimonio arboreo locale e di varie analisi sullo stato di salute degli alberi.
“Sulla manutenzione del verde – ha spiegato Franco Mondello – si è detto di tutto, ma ancora non si è capito di chi siano le responsabilità. Bisogna comunicare alla città che il Consiglio non può assolvere a pieno a tali operazioni, non è di nostra competenza”.
Più che una conferenza, una vera e propria seduta del Consiglio comunale nella quale si è fatto il punto sullo stato del verde cittadino alla luce dei recenti cedimenti di alcuni alberi che fortunatamente non hanno provocato una tragedia. L’intervento dei consiglieri segue la dura lettera dell’agronomo esperto del Sindaco Alessandro Giaimi che aveva preso le distanze dagli interventi di potatura degli arbusti effettuati dal Dipartimento competente dallo scorso luglio. Giaimi si è tirato indietro parlando di “tecniche errate e poca professionalità (leggi qui: http://www.normanno.com/attualita/potatura-alberi-lesperto-del-sindaco-tecniche-sbagliate-e-inesperienza-mi-dissocio/).
E a prendere per prima la parola è stata Elvira Amata, ex assessore all’Ambiente, che col suo successore Ialacqua ha da tempo ingaggiato un duello fatto di botta e risposta a distanza. “Siamo in una vera e propria emergenza ambientale – ha spiegato il capogruppo Dr – l’amministrazione deve accettare le critiche costruttive, così come ho fatto io. Finora Daniele Ialacqua non ha accolto la proposta di eliminare gli alberi pericolanti lungo la circonvallazione, un intervento che il Consiglio aveva deciso di finanziare con 1.200.000 euro ricavati dalla Tasi 2014. Il nostro partito aveva inoltre chiesto di utilizzare la convenzione con la Forestale, eliminando le piante morenti, impiantando al contempo nuove essenze. Io a questo punto non mi rivolgo più all’assessore, ma direttamente al Sindaco. Chiedo la revoca della gara d’appalto per la valutazione dello stato di salute degli arbusti, si stanno sprecando 74mila euro per uno studio inutile”.
Riportiamo di seguito gli interventi di ogni consigliere:
David (Pd): “Oggi lanciamo un chiaro messaggio politico, tutti i gruppi sono uniti davanti a un problema serio perché si rischia la vita. Il Consiglio comunale chiede maggiore attenzione per garantire la giusta sicurezza ai cittadini, la Giunta deve dare risposta al più presto”.
Parisi (Forza Italia): In questa città negli anni si è deciso di piantare alberi ovunque. Non abbiamo una piazza sprovvista di un punto verde. Peccato però che tale scelta non sia più seguita da un rigido controllo sullo stato di salute delle piante”.
Zuccarello (Missione Messina): Ialacqua ha fallito e credo si sia pentito di essere stato nominato assessore. Ha sprecato anni della sua vita, annullato tutte le sue battaglie. L’amministrazione ha deciso di eliminare gli alberi sani per realizzare la pista ciclabile e di lasciare quelli marci. Il Consiglio comunale non vuole più Ialacqua, il Sindaco deve rimuoverlo”.
Santalco (Pd): “Abbiamo assunto una posizione univoca contro l’incapacità gestionale dell’assessore Ialacqua. Vi è poi la vicenda dell’esperto Giaimi, è assurdo che non sia stato sostenuto dal Dipartimento competente. Da ciò deriva una critica gestione della manutenzione del verde, lungo la circonvallazione ad esempio i lavori sono stati eseguiti a macchia di leopardo, vorrei capire con quale criterio”.
Faranda (Ncd): “Già nel 2013 avevamo presentato diverse interrogazioni sul problema radici. Ialacqua ha fin da subito risposto comunicando la mancanza di risorse per ovviare al problema, ha parlato dell’impianto di irrigazione fatiscente, delle ville comunali in stato di degrado. Tutte parole dette ad inizio mandato, adesso cosa è cambiato? E dire che il Consiglio aveva stanziato più di un milione di euro per permettere tali interventi che in parte sono stati realizzati. Per quanto riguarda le tecniche di potatura, lo stesso Ialacqua si era detto contrario alla capitozzatura, ma si è continuato a farla”.
Gioveni (Udc): “Da sempre abbiamo segnalato una scarsa attenzione che quest’amministrazione rivolge ai villaggi e alle zone periferiche. La manutenzione del verde non fa eccezione: a Camaro S.Paolo alcuni anziani hanno passato l’estate barricati in casa con le finestre chiuse per evitare che i rami entrassero dentro le stanze. In altri i casi i vetri degli infissi sono stati addirittura danneggiati. E doveva essere un’amministrazione dal basso”.
Merita uno spazio a parte l’intervento del consigliere Pio Amedeo. L’esponente di Sicilia Democratica dopo aver sottolineato il degrado cittadino, si è lasciato andare a considerazioni che dimostrano come qualcuno sembra “sguazzare” sull’attuale condizione della città. “A questo punto mi auguro che Ialacqua rimanga in carica fino all’ultimo – ha spiegato Amedeo – più questa amministrazione governa più ci rende competitivi per le prossime amministrazioni”. Per usare una metafora è come se un medico curasse un paziente con una terapia che lo porta lentamente alla morte, sperando che poi arrivi un altro medico che consenta al malato di aprire gli occhi. Così passa per bravo il nuovo medico, mentre bastava che il vecchio non si accanisse e fosse sostituito in tempo, il paziente così sarebbe guarito.
De Leo (Megafono9: “Abbiamo evidenziato le carenze della cura del verde e i rischi a cui è sottoposta la popolazione. Ho avuto modo di leggere la nota dell’agronomo Giaimi, ha avuto il coraggio di denunciare ciò che si è fatto nell’ultimo periodo evidenziando la responsabilità dei dirigenti. Ialacqua? Rispecchia quello che è l’amministrazione”.
Abbate (Dr): “Qui non si tratta del singolo albero che cade, ma è giusto evidenziare come a Messina manchi totalmente un’idea condivisa sull’arredo urbano. In Europa molte città raggiungono il 30% di verde pubblico, da noi manca un progetto serio. E’ l’idea di fondo ad essere sbagliata, non il singolo assessore”.
Travisano (SiAmo Messina): “La città è infestata da topi e blatte e la mancata cura del verde pubblico non fa che aggravare la situazione. Non è ammissibile sentirsi dire che non ci sono soldi, esistono servizi indispensabili che andrebbero sempre garantiti”.
Cucinotta (Pd): “L’amministrazione comunale nel proprio programma elettorale aveva parlato di Piano del Verde, non mi sembra sia stato mai realizzato”.
Barrile (Pd): “Chiedo all’esperto del Sindaco Giaimi di denunciare in Procura tutte le problematiche che ha sottolineato nella lettera. Non si può dire che il Dipartimento fa quello che vuole, a questo punto deve conferire con l’amministrazione. Vi è poi da chiarire la posizione dello stesso esperto del Sindaco visto che è presente pure in Commissione per la valutazione dell’impatto ambientale con un incarico retribuito. E ciò è vietato”.
Perrone (Udc): “Con questa conferenza abbiamo dimostrato la vicinanza ai cittadini manifestando la loro preoccupazione sulla questione verde pubblico”.
La Paglia (Dr): “In qualità di presidente della Commissione Ambiente vivo questa problematica da tempo. I tentativi dell’amministrazione si sono rivelati inefficaci, la macchina amministrativa stenta a partire, il cambiamento auspicato non è mai iniziato. Il Consiglio si è più volte battuto, facendo l’impossibile”.
Andrea Castorina
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