Sulla Variante di Salvaguardia rischia di aprirsi un feroce scontro tra il Comune e il Genio Civile. L’ufficio tecnico ha revocato il parere positivo rilasciato a marzo 2016, bloccando di fatto un iter già parecchio complicato.
Per Capitale Messina, l’amministrazione non può che rispondere alle criticità riscontrate dal Genio Civile, rispettando anche quelle che sono le norme del “galateo” istituzionale:”La prima considerazione, questa sì di ordine politico, verte sul galateo istituzionale di questa Giunta – commenta Gianfranco Salmeri – Ogni volta, o perlomeno quasi ogni volta, che l’Amministrazione comunale riceve da qualche Istituzione, Prefettura, Assessorati regionali, in questa occasione il Genio Civile, indicazioni, veti, direttive, anziché reagire in maniera dialettica, la butta in rissa. Gli assessori di Accorinti, riluttanti al confronto ed impermeabili alle critiche, reagiscono in maniera pavloviana: “noi siamo i giusti, gli onesti, gli eticamente corretti, per cui ogni nostra azione politico-amministrativa è per tale ragione implicitamente giusta e corretta e chi ci ostacola lo fa per interessi opachi o perché appartiene ai poteri forti”. La cronaca politica di questi ultimi anni è ricca di aneddoti al riguardo. Anche questa volta il copione è lo stesso: l’Ingegnere Capo del Genio Civile pone delle obiezione di ordine tecnico, per la tutela della sicurezza di tutti noi cittadini, dando oltretutto la disponibilità dei propri uffici per correggere il provvedimento. La risposta dell’Assessore De Cola è piccata, polemica, i toni sono litigiosi: il delitto dell’ing. Santoro sembra essere quello della “lesa maestà”, ma “come si permette?”Finiamola, per favore, un pò di serietà. Se, come dice Accorinti “le Istituzioni sono sacre e vanno sacralizzate”.
Per Capitale Messina dunque non c’è tempo da perdere:”Nella qualità di cittadini vogliamo vederci chiaro ed essere tranquillizzati sulla sicurezza delle nostre famiglie, dei nostri figli. Quand’anche le prescrizioni del Genio Civile fossero ridondanti, qualora fossero anche dettate da un eccesso di zelo, ammettiamo per assurdo anche questa ipotesi, noi, assessore De Cola, anche per le ferite che la nostra città ha subito nel proprio passato, sul rischio sismico non ammettiamo leggerezze: faccia il suo dovere, si adegui, senza perdere tempo ulteriormente, alle prescrizioni del Genio Civile”.
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