Deve ancora insediarsi ma la maggioranza di centrosinistra del Consiglio comunale già “studia” e “litiga” per l’ufficio di presidenza. Che vuol dire più responsabilità ma anche una maggiore indennità. Il partito democratico, gruppo che con le liste a sostegno del candidato sindaco Felice Calabrò, ha ottenuto i maggiori consensi rivendica la presidenza che sino a due mesi fa è stata gestita dall’ex Mpa Giuseppe Previti. E non dovrebbero esserci sorprese. Nelle ultime ore pare che il gruppo piddino abbia fatto quadrato su Benedetto Vaccarino. Sarebbe quest’ultimo in pole position per la successione a Previti. Vaccarino ha ottenuto alle ultime consultazioni 1.946 voti dietro Emilia Barrile che si è fermata a 2.517. Anche la Barrile avanza l’incarico ma pare che il partito e le liste a sostegno che dovrebbero formare la maggioranza intendano indicare Vaccarino. La Barrile nei giorni scorsi affermava di voler rivendicare i propri spazi politici visto il brillante risultato ottenuto. Vaccarino, eletto per la seconda volta consecutiva in Consiglio comunale, è stato al vertice del Quartiere strappando da dieci anni a oggi centinaia e centinaia di consensi. Per l’incarico di capogruppo, altro “nodo” ancora ben stretto nel Pd, si parla di Paolo David. In seconda fila Donatella Sindoni. Tra i Progressisti Democratici invece Santi Daniele Zuccarello “pretende” la guida della lista e ha già “minacciato” di voler andare al gruppo misto se la scelta ricadrà su Simona Contestabile. Antonella Russo, invece, si sarebbe proposta per l’ufficio di presidenza del Consiglio. Nella maggioranza a comporre la triade insieme a Vaccarino – secondo indiscrezioni – puntano pure Franco Mondello dell’Udc, già vicesindaco sotto Buzzanca, Elvira Amata dei Dr, ex assessore della giunta Buzzanca, e Pio Amadeo del Megafono che è stato assessore provinciale durante l’amministrazione Leonardi. Lo statuto prevede che il consiglio comunale elegga l’ufficio di presidenza, composto da un presidente e due vice-presidenti con separate votazioni, a maggioranza assoluta nella prima votazione e a maggioranza semplice dalla seconda votazione.
(63)