La delibera per l’istituzione del registro delle unioni civili approderà in Consiglio comunale con il parere negativo della Commissione Regolamenti. L’organo presieduto da Mariella Perrone, nella giornata di ieri, ha detto no ad un provvedimento che in molti vedono come un sensibile passo verso la civiltà. Solo i consiglieri Russo e Risitano hanno votato favorevolmente la delibera, gli altri hanno invece lasciato la Commissione prima del voto. Astenuti invece Crifò, Cardile, Perrone e lo stesso Cucinotta, al centro delle polemiche per una frase pubblicata su facebook nei giorni scorsi e che in molti hanno reputato omofoba. L’unico a metterci la faccia, dopo aver espresso parere negativo, è stato Nino Carreri.
Intanto, la bocciatura della Commissione ha sollevato numerose polemiche. Esprimono viva amarezza Alessandro Russo, Francesco Palano Quero e Guglielmo Sidoti e lo fanno attraverso una nota stampa. “Difficilmente comprendiamo l’odierno voto della IX Commissione consiliare competente per i Regolamenti che ha espresso, con una maggioranza tecnica, parere contrario alla proposta di delibera contenente il Registro delle Unioni Civili. Più che di un parere contrario riteniamo si debba parlare di mancanza di coraggio nell’assumersi la responsabilità di una posizione chiara e trasparente che possa essere giudicata dall’opinione pubblica”-
“Auspichiamo – concludono Russo, Quero e Sidoti – che il Consiglio comunale possa correggere l’orientamento della commissione, approvando celermente il Registro che, estendendo servizi amministrativi e prestazioni sociali a coloro i quali ancora ne sono privi, non solo ottempera alle previsioni della recente normativa regionale (L.R. 6/2015), ma non sottrae alcun diritto costituito né alle famiglie tradizionali, né agli altri cittadini.Non vorremmo che questo voto sottendesse un atteggiamento discriminatorio nei confronti delle persone omosessuali; ipotesi, quest’ultima, da rigettare e da condannare”.
Sulla questione è intervenuto anche il deputato Pd all’Ars Filippo Panarello. “La bocciatura, da parte della commissione consiliare, della delibera sul registro delle Unioni Civili è un atto grave e assurdo. Prevale, con tutta evidenza, un pregiudizio antiomosessuale inaccettabile e non si tiene conto, deliberatamente, della Legge Regionale n. 6 approvata il del 20 Marzo 2015 all’Ars, che obbliga i comuni ad istituire il registro delle unioni civili”.
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