“Le isole Eolie sono state incluse, nel dicembre del 2000 nella World Heritage List, la lista dei Siti riconosciuti e dichiarati dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, in ragione del loro valore universale.” Questo è l’incipit della lettera che il direttore di UNESCO Sicilia, Aurelio Angelini, scrive al Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, per sollecitare l’istituzione del “Parco Nazionale Isole Eolie” ed avviare la gestione del sito, come prevede il “piano” già approvato dalla Repubblica Italiana e dalla Regione Siciliana.
“Nel nostro Paese – continua Aurelio Angelini – ricchissimo di storia, cultura e monumenti, le isole Eolie insieme al Parco del Cilento, Monte San Giorgio, le Dolomiti e le Cinque Terre sono gli unici esempi di patrimonio naturale dichiarato bene dell’Umanità, su 51 siti riconosciuti. Il ‘disapplicato’ Piano di Gestione UNESCO delle Eolie offre una puntuale disamina non soltanto di ciò che effettivamente rende l’arcipelago una perla naturale e culturale da preservare per le generazioni future, ma anche dei programmi di azione volti soprattutto a far sì che ciò che oggi costituisce la fonte primaria di ricchezza per le isole Eolie e per il Paese, ovvero il flusso turistico – forte e all’apparenza inesauribile soprattutto, se non esclusivamente, nel tradizionale periodo estivo – non finisca per imporsi paradossalmente come una ‘forza’ in grado di intaccare ed erodere le risorse naturali del territorio.
L’istituzione del ‘Parco Nazionale Isole Eolie’ – scrive ancora il direttore UNESCO Sicilia nella lettera – risponde alla necessità di affrontare seriamente le criticità, alla necessità di fare un salto di qualità dal punto di vista dell’utilizzo della ‘risorsa turismo’ e della crescita socio-culturale di tutta la comunità eoliana, intendendo con ciò la capacità della comunità di guardare a se stessa e alla sua terra come fonte di ricchezza da preservare e nello stesso tempo ad utilizzare e spalmare l’utilizzo di questa risorsa nel solo nella stagione estiva. E’ necessaria la riqualificazione delle isole, cercando di far fronte alle sue necessità di uno sviluppo sostenibile, attraverso piani di intervento innovativi e qualificanti – nelle metodologie – da quei progetti che coinvolgono negativamente porzioni importanti ed espressive di un sito e che potrebbero alterarne le caratteristiche geo-vulcanologiche, ambientali e paesaggistiche. Si impone oggi la necessità di porre in essere le strategie socio-economico-culturali contenute nel ‘Piano di gestione del sito UNESCO Isole Eolie’. A confermare la strategia di sviluppo sostenibile contenuta nel “Piano” le segnalo che in occasione delle candidature del ‘Premio Europeo del Paesaggio del Consiglio d’Europa’ è stato dichiarato: Meritevole di menzione speciale, in quanto le misure in esso contenute finalizzate a tutelare le qualità naturali, paesaggistiche e identitarie delle comunità locali sono riuscite a contrastare operazioni speculative di consumo del suolo […] un riconoscimento dei valori contenuti e promossi dal Piano e un segno di incoraggiamento per una gestione corretta del territorio in termini di sviluppo sostenibile.”
Angelini, chiede infine al Ministro Galletti che la gestione del sito, l’istituzione della riserva naturale di Lipari, dell’Area Marina Protetta e del Parco abbia inizio prima che accadano eventi drammatici – incendi dolosi e criminali – come era già successo con il Parco di Pantelleria. Non bisogna lasciare spazio agli “speculatori che vogliono impedire agli isolani tutti di beneficiare dell’istituzione del Parco e dell’essere parte di un patrimonio UNESCO”.
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