Istituire un ufficio del Garante a Palazzo Zanca: proposta che la consigliera comunale Daniela Faranda aveva più volte avanzato ma che non è stata colta. Ora, Faranda tocca di nuovo l’argomento e in una nota scrive: «Visto le lungaggini, ho depositato una proposta di delibera di Consiglio Comunale per l’istituzione dell’ufficio del Garante».
Una necessità — avvisa la consigliera —, sia per la questione dei minori migranti che toccano quasi ogni giorno le nostre coste ma anche per quelli in difficoltà della nostra città. Tale ufficio rappresenterebbe infatti un punto di riferimento preciso e sicuro per far fronte alle difficoltà di una fascia d’età debole.
«Nonostante le mie continue sollecitazioni sulla questione dei minori migranti e sulla necessità di formalizzare la nomina del Garante per l’infanzia e l’adolescenza nominato dal Consiglio Comunale già da molti mesi — evidenzia la consigliera —, nulla è cambiato rispetto la metodo approssimativo con cui si affrontano problemi di grande rilevanza sociale».
«La nota Prot. 196925 del 28 agosto scorso firmata dall’assessore Antonino Mantineo, avente per oggetto la Convocazione di un tavolo tecnico permanente sui minori non accompagnati — prosegue — non contempla in indirizzo il Garante del Comune di Messina, Maria Baronello, che, ancora una volta, non viene coinvolta in una vicenda delicata e complicata che ormai la nostra città affronta quasi quotidianamente».
A sostegno dell’importanza della figura del Garante, Faranda aggiunge: «Ricordo, inoltre, che il ruolo della dottoressa Baronello va oltre la questione minori migranti ed è urgente procedere alla formale istituzione dell’ufficio del Garante a Palazzo Zanca al fine di dare ai cittadini, soprattutto minori in difficoltà, un valido supporto».
«Auspicando — conclude la nota — che per il futuro non si ripetano involontari errori sulle convocazioni di tavoli tecnici aventi per oggetto minori, sono certa che verrà posto rimedio a quanto avvenuto».
(138)