Sarà pubblicato nei prossimi giorni il bando della Regione per avviare l’iter per la realizzazione di un termoutilizzatore in Sicilia che consenta di «liberarci dalla schiavitù delle discariche». È quanto comunicato dal presidente Nello Musumeci e dall’assessore regionale all’Energia e ai Servizi di pubblica utilità, Daniela Baglieri. Storce il naso, di fronte a questo annuncio, il sindaco di Messina, Cateno De Luca: «La domanda sorge spontanea, ma perché non l’hai fatto tre anni fa?».
Nella giornata di ieri, giovedì 3 giugno, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, l’assessore all’Energia e ai Servizi di pubblica utilità, Daniela Baglieri, il dirigente generale Calogero Foti, e il consulente Giuseppe Pollicino hanno presentato a Catania il programma del Governo regionale riguardante la politica dei rifiuti in Sicilia. L’obiettivo, ha sottolineato il Governatore, è «porre rimedio a 30 anni di guasti e di opacità politiche in tema di rifiuti e per non essere più prigionieri dell’oligopolio dei privati sugli impianti di smaltimento». Come? Eliminando le discariche grazie ad un aumento della raccolta differenziata e alla costruzione di un termoutilizzatore, ed allineandosi così alle indicazioni dell’Unione europea.
«Nel 2035 – ha affermato Nello Musumeci –, secondo quanto stabiliscono le norme nazionali che recepiscono la Direttiva europea, i flussi di rifiuti devono prevedere il 65% di riciclo e il 30% da inviare al termoutilizzatore, perché l’indifferenziato non potrà più andare in discarica. Ecco perché in Sicilia, entro 10 anni, dobbiamo cancellare la cultura delle discariche. La soluzione per la parte non recuperabile rimane il termoutilizzatore, come avviene in tanti Paesi civili».
«In Italia – ha aggiunto – ne sono presenti ben 37 e il governo Conte 1 ci chiedeva di realizzarne almeno due. Nei prossimi giorni sarà pubblicato l’avviso per raccogliere eventuali manifestazioni di interesse. Nel frattempo, non ci stancheremo di lavorare per incrementare l’impiantistica pubblica, a cui abbiamo destinato 250 milioni di euro per i prossimi anni. Alcune Srr hanno risposto alle nostre sollecitazioni, altre non hanno ritenuto di farlo e, per questo, abbiamo dovuto nominare un Commissario, il direttore generale del Dipartimento tecnico regionale, Salvatore Lizzio. Sono stati già aperti impianti pubblici, altri lo saranno l’anno prossimo, altri ancora ne progetteremo nelle prossime settimane, tutto con poteri ordinari. Il nostro piano si allinea alle migliori prospettive della politica ambientale europea».
Sulla stessa lunghezza d’onda, l’assessore Daniela Baglieri: «Io e il mio dipartimento stiamo lavorando senza sosta per uscire dall’emergenza rifiuti e consentire di far risparmiare i siciliani. Ogni anno un cittadino dell’Unione europea genera in media 500 chili di rifiuti, di cui più della metà viene smaltita in discarica. Numeri impressionanti che non possiamo più sostenere, sia dal punto di vista ambientale che economico. Non è un obiettivo utopistico ma lo raggiungeremo solo con la collaborazione dei vari soggetti istituzionali coinvolti».
Critico il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che nella diretta di stamattina si è interrogato sulle tempistiche per la realizzazione del termoutilizzatore: «Ma quando lo farà? Intanto hanno fatto un avviso esplorativo. Ma soprattutto, e la domanda sorge spontanea, ma perché non l’hai fatto tre anni fa?».
A far storcere il naso al Primo Cittadino, anche la seguente affermazione fatta dal presidente Musumeci nel corso della conferenza stampa di ieri, e riportata dall’Agenzia di stampa Ansa: «Per realizzare un nuovo impianto in Sicilia ci vogliono cinque anni. Tempi vergognosi dovuti alla burocrazia nazionale e regionale».
Immediata la reazione di Cateno De Luca: «Musumeci dà la colpa allo Stato e alla Regione, dimenticando che la Regione è lui – ha affermato, per poi rivolgersi direttamente al Governatore. Sveglia! Non sei riuscito a sistemare la burocrazia regionale in tre anni e mezzo». Detto questo, il Sindaco di Messina ha chiuso la diretta, rimandando i suoi follower alla prossima diretta e sottolineando: «Le dirette saranno sempre presto, perché la conquista di Palazzo d’Orleans richiede concentrazione».
(437)