“Le prossime elezioni amministrative dovranno rappresentare un punto di svolta per il governo della città”. Lo dice il segretario regionale in Sicilia dell’Udc e vice capogruppo vicario di Scelta civica alla Camera Gianpiero D’Alia.
“Al centro dell’azione della nuova amministrazione – spiega – dovranno essere poste tre grandi priorità: a) risanamento economico e finanziario tutelando le fasce sociali più deboli della città; b) nuovo modello di sviluppo che prescinda dal Ponte sullo Stretto e che faccia perno sullo sblocco di tutte le risorse pubbliche già stanziate e non utilizzate per importanti interventi infrastrutturali e di riqualificazione urbana e ambientale, sul recupero integrale del nostro affaccio a mare (unico in tutto il mondo), sul recupero e la valorizzazione delle tradizionali attività produttive della città; c)costruzione di un nuovo modello di welfare che stia vicino alle famiglie messinesi più bisognose”.
Assistiamo in questi giorni – continua D’Alia – a una disputa interna al partito democratico sul metodo di scelta del candidato sindaco che ci lascia francamente perplessi. Come è noto, l’Udc ha sempre manifestato più di una perplessità sul ricorso alle primarie ma, per spirito di servizio e per garantire la unità della coalizione, ha accettato (grazie alla introduzione di regole diverse più efficaci e trasparenti) di sostenere questo sistema di scelta del candidato. Prendiamo atto della discussione interna al Pd tra gli amici del Presidente Crocetta e il resto del gruppo dirigente democratico e la seguiamo con neutralità e rispetto”.
“Siamo interessati alla unità della coalizione che sostiene Crocetta – dice il deputato nazionale dell’Udc – perché è l’unica che può garantire alla nostra città cinque anni di buona amministrazione in stretto collegamento con l’azione del governo regionale. Per questo facciamo appello al senso di responsabilità di tutti. Per quanto ci riguarda, infine, ribadiamo la nostra posizione assunta da tempo negli organi del partito messinese. Sì alle primarie come occasione di discussione pubblica sui problemi della città, no a nostre candidature alle primarie per lasciare spazio a quanti vogliono impegnarsi a prescindere dalle indicazioni di partito. Libertà di partecipazione ai nostri iscritti ed elettori”.
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