Se l’assessore ai Trasporti, Gaetano Cacciola, dopo i tre ricorsi presentati al Tar di Catania e del Lazio da R.f.i. (Rete Ferroviaria Italiana), Caronte-Tourist e Aias (Associazione degli autotrasportatori), aveva dichiarato: «Non me l’aspettavo, avevo sentito delle voci ma non credevo che potessero ricorrere, ancora non sono abituato a questi aspetti dopo gli accordi che erano stati fatti», il sindaco Renato Accorinti si dichiara deciso a proseguire dritto per la strada già intrapresa. L’obiettivo: fare in modo che l’ordinanza continui a essere rispettata per garantire la sicurezza ai cittadini e un po’ di tregua a una città che da anni è ostaggio del passaggio dei tir.
Il punto che deve essere chiarito — secondo le società di navigazione — è che le aree soggette all’ordinanza comunale emanata il 28 ottobre scorso non sono di competenza del Comune ma, in quanto aree del demanio marittimo, dell’Autorità portuale. Tutto è dipeso, dunque — secondo quanto dichiarato dalle stesse — dall’illegittimità derivante dalla confusione delle competenze tra autorità statale e comunale. Intanto, ieri il sindaco Renato Accorinti si è recato a Palermo per fare il punto della situazione in merito alla prosecuzione dei lavori del porto di Tremestieri: in fase di ultimazione gli interventi sui pali, si pensa ora al dragaggio per asportare sabbia, ghiaia e detriti dal fondo marino.
Ricordiamo che l’ordinanza del sindaco Accorinti e del dirigente alla Mobilità Urbana e Viabilità, Mario Pizzino, dello scorso ottobre, vieta ai tir con massa superiore a 3,5 tonnellate di transitare liberamente nel viale della Libertà e nella via Campo delle Vettovaglie. Solo in caso di tempi di attesa superiori ai 60 minuti o inagibilità temporanea del porto, verrà loro data autorizzazione ad attraversare la città per raggiungere gli approdi della Rada S. Francesco.
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