Il segretario generale della Federazione Cisl Università, Antonio Marsilia, ha comunicato che la Corte Costituzionale si è espressa in merito ai giudizi pendenti concernenti alcune disposizioni particolarmente gravose per i lavoratori del Pubblico Impiego. A questo proposito era stata sollevata la questione di legittimità costituzionale. La Suprema Corte, in particolare, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di quell’articolo che non esclude l’applicazione a carico del dipendente della rivalsa pari al 2,50% della base contributiva. La Federazione Cisl Università aveva già invitato tutti i Rettori a disporre la sospensione della suindicata rivalsa del 2,50%, chiedendo, nel contempo, istruzioni agli Enti previdenziali competenti per la restituzione ai lavoratori delle somme indebitamente trattenute a tale titolo. Alla luce del pronunciamento della Corte Costituzionale, che conferma la tesi sostenuta dalla Federazione Cisl Università, la Segreteria Nazionale ha provveduto a rinnovare la richiesta di rimborso, al fine di evitare di ricorrere all’Autorità giudiziaria per far valere questi diritti. Anche perché aprire un contenzioso potrebbe avere pesanti ripercussioni sui Bilanci degli Atenei.
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