Teatro, il Sindaco diserta l’Aula e i consiglieri parlano al muro

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In seduta straordinaria questa mattina il Consiglio comunale avrebbe dovuto affrontare la questione Teatro “Vittorio Emanuele” ascoltando il parere del Sindaco sulla attuale gestione e sul futuro dell’Ente. Ma il primo cittadino, per colpa dell’ennesimo incidente diplomatico, non si è presentato in Aula lasciando i consiglieri a parlare da soli. Il motivo? A detta di Accorinti l’invito formale a partecipare ai lavori non è mai arrivato sulla sua scrivania e nel frattempo aveva già preso altri impegni istituzionali.

Si è dunque creata una situazione paradossale. I consiglieri in Aula a contestare l’assenza del Sindaco che nel frattempo presenziava un evento al Salone delle Bandiere a pochi metri di distanza. Ma per alcuni la giustificazione fornita dal primo cittadino è soltanto una scusa. Ad inizio seduta, il presidente del Consiglio Emilia Barrile ha infatti sottolineato di aver inviato lo scorso 14 ottobre l’invito agli indirizzi di posta certificata dell’ufficio di Gabinetto del Sindaco e della segreteria.

L’ennesimo cortocircuito tra Giunta e Consiglio ormai arrivati ai ferri corti, ma di sfiducia si continua a non parlare. Ed ecco che il dibattito, alla presenza di Totò D’Urso del Cda del Teatro e di Egidio Bernava, si è trasformato in una serie di attacchi all’amministrazione comunale. Di seguito riportiamo gli interventi dei singoli consiglieri.

Rizzo (Udc): “Oggi oltre al Sindaco non si è presentato nessun componente della Giunta. Sembra di essere su Marte, noi viviamo in una dimensione parallela a quella dell’amministrazione che continua la sua attività in altre stanze. I due organi sono scollegati e questa è la prova lampante”.

Faranda (Ncd): “L’ultima volta che il Sindaco si è presentato in Aula mi ha lasciata senza parole. Accorinti non è interessato alle attività del Consiglio comunale e oggi ci ha dato l’ennesimo schiaffo. Il nostro lavoro viene costantemente ignorato dalla Giunta, non c’è alcun rispetto. A questo punto è giusto che si scriva una nota ufficiale, non possiamo certo continuare a parlare di un argomento importante come il Teatro sul quale avevamo chiesto il parere del Sindaco”.

Lo Presti (Gruppo Misto): “Il Consiglio comunale è impossibilitato a svolger il proprio lavoro, manca l’agibilità democratica. E’ giusto che si prendano provvedimenti nei confronti dell’ufficio di Gabinetto visto che l’invito non è arrivato al Sindaco come lui stesso ha comunicato”.

Sottile (SiAmo Messina): “Sono poche le volte che il Sindaco interviene in Aula e quando è presente ci propone i suoi monologhi su argomenti ben lontani dal contesto cittadino. Io abbandono la seduta e invito i colleghi a fare altrettanto”.

Adamo (SiAmo Messina): “In Commissione abbiamo più volte trattato l’argomento Teatro a testimonianza della sua importanza. Credo che l’assenza del Sindaco sia strategica e non casuale”.

De Leo (Megafono): “Avevamo presentato esplicitamente la richiesta di sentire il parere del Sindaco circa l’Ente Teatro, era necessario avere risposte precise sulla questione che andava affrontata politicamente. Il Consiglio ha dimostrato da sempre interesse sul “Vittorio Emanuele” assicurando anche risorse”.

David (Pd): “Non c’è comunicazione tra Giunta e Consiglio, è grave l’assenza di Sindaco e assessori. Attendiamo che il primo cittadino ci illumini sul futuro del Teatro”.

Amata (Dr): “Accorinti ha rinunciato al confronto su una questione importante. Evidentemente non ha argomenti per poter affrontare un dialogo, l’amministrazione rimane chiusa nelle sua stanze. Non c’è alcuna volontà di cambiare”.

E infine Donatella Sindoni di Missione Messina evidenzia un aspetto tutt’altro che secondario. “Oggi si è creato un danno erariale visto che la seduta è stata totalmente inutile. Chi si assume i costi di questa giornata vanificata dal comportamento del Sindaco”? E accogliendo il suggerimento del consigliere Sindoni siamo andati a verificare quanto è realmente costata l’odierna seduta a cui hanno partecipato i consiglieri che hanno ricevuto come da prassi il loro gettone di presenza. Considerando che il rimborso lordo si attesta sui 56 euro e che i presenti in Aula erano 35, il costo complessivo ammonta a quasi duemila euro. A ciò si aggiungono gli oneri riflessi percepiti da buona parte dei consiglieri e le spese di gestione di personale amministrativo e vigili urbani che hanno presenziato l’assemblea.

Alle 12.10 la seduta è stata chiusa. Tirando le somme oggi il Comune ha speso duemila euro per parlare del nulla.

Andrea Castorina

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